lunedì 17 febbraio 2014

18 febbraio 2014

Amico mio cosa ne pensi se cominciamo con questa prima pagina anno 0 (zero). E continuare: Diario e lettere di una mente estrosa Una lettura nuova strampalato a puntata e che coinvolge se stesso a ruota libera per un mondo buono o in solo voce da non perdere ogni chiarezza che apre la strada a chi è capace o intende come me scrivere per testimoniare tutto e di tipo viscerale che porta a volte la malinconia del politichese dei poeti manifestanti insomma battere per amore e dire che non è una battuta e di una sola parola che non ce la fa più perché porta alla polisemia che racconta a se stesso di distruggere il male con la dovuta libertà del figlio. Figlio che è dio. E speriamo di essere sempre di sequenza a chi come me vuole chiedere a tutti gli amici di face book di condividere perché qualcosa bisogna pur fare, ma non del momento essere l’idea di quei contatti da evitare e pensare chi me lo fa fare. Dico di commentare liberamente le mie cose sempre pensando che vengono scritte da una mente estrosa. Fin qui m’impegno nella ragione e consapevolezza di pubblicare almeno una lettura al giorno e di portare tutto a leggere come una poesia perché vi assicuro che questa è la mia vita. Non metterò mai dentro le ascritte letture cose difficili e offensive da fare arrabbiare l’innamorato di queste mie battute che batterebbero verso la mia terra e le mie origini di appartenenza. Mi limiterò a scrivere sempre aspettando un vostro commento volendo sempre nel rispetto che si può fare senza volgarità. Perché se io scrivo male è una cosa facendo tutto o anche nei leciti pensieri che disegnano sconcezze tradirei me stesso e peccherei di cose ce non sono mie a dire del momento che la mia mente estrosa di come ho detto sopra mi farebbe scrivere senza ragione e quindi si riesce a portare e a stare per capire se stesso che coinvolge la questione del cervello che deve rimanere a capire se ha il simile per intendere l’approssimativo volere proprio. Perché farei una cosa sola vale a dire se è l’autore che racconta e scrive, sapendo da voi la verità commentata così com’, è stata tradotta dall’anima sua dicendo: allora non è Antonio. Purtroppo è già successo che ho scritto cose interpretate male e senza ragione è stata scritta per consapevolezza di essere originale e dire altro non quello che ha capito la lettrice. Se si dovesse verificare ancora, mi scuso sin da adesso perché vuol dire che ci ho riprovato in chat a spiegare l’onestà e non solo che è stato sincero. Il sentimento e pensiero che non volevano essere volgari e discriminatori sulla persona che sono passato prima di questa lettura in chat. Con queste persone che vorranno commentare le mie letture, devo essere franco e dire di elencare parcheggiando come un mezzo, le parole avanti e prese per non essere dimenticare ma senza ingrandire perché ricordo che fa male mettere tutto fuori posto! Scrivere apertamente nel romanzo tutto il contrario di questa mia è nulla in confronto al diario semplice e personale che direbbe come in una lettera aperta meravigliosamente bene, l’inclinazione di commento di tipo novello. Sempre a leggere solamente le misurate realtà che niente ha dinanzi questa esperienza presentata così com’, è stata scritta e tuttavia si aspetta risposta perché io ci sarò al momento di rispondere a chi non è come me imperfetto per l’ultima lettura prima di perdere l’appassionato bene che coglie ogni occasione per dominare il male che manca a volte per la particolare cosa che appiattisce oggi il coinvolgimento di questa realtà. Chiudo dicendo che domani chiameremo la prima lettura prima pagina a seguire ogni giorno così diverso come i pari dispari quasi a giocare alla roulette i numeri a recuperare con il rosso nero. Bene! Chiudo con il numero 0 (zero) aprendo al primo numero uno domani sempre con chi sta a leggere il diario e provata lettera di questa mente estrosa sbloccata per malinconia profonda ma ancora piena a fermarsi a mezzanotte.