mercoledì 31 ottobre 2012
Dopo il primo commento sui funghi ...
ok! Dopo il primo commento sui funghi schifosi e velenosi e mi scuso se
mi ripeto per dichiarare che ho anche commentatoDOMANI E' LA GIORNATA
MONDIALE PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI" Adesso cerchi di pensare a quando
hai tempo per analizzare e poi mi fai sapere perché devo spegnere ma
prima t'incollo non a te che stai lavorando anche se sei bravo a stare
appicicato al computer. Dicevo incollo perché avevo già tagliato il
commento fatto.Voglio scrivere una cosa nella media dei tanti pensieri
strampalati e rottamati al momento che poi ci penso! Non è: che devo
trovarmi alleato con Casini. Non voglio casino nella mia testa che già
come si leggerà appresso Ferdinando non c’è per Vendola che non vuole
assolutamente Casini. Così con i problemi d’animo che mi trovo cosa vuoi
che facciano le mie parole a consumo franco e libero di leggere per poi
buttarli giù dalla finestra senza neanche guardare se passa Bersani. In
Manfredonia è stato creato apposto un consorzio denominato BIANCANEVE
per migliorare la diversa ai fini di Prodi che continua questa casta
tutta da rottamare. Mandiamoli a casa hanno diritto anche loro di
riposare senza lavorare per la disoccupazione speciale. In Manfredonia
come dicevo sopra, c’è questa voglia; perciò pubblicizzate BIANCANEVE.
Aiutiamoli a eliminare quest’ultime umiliazioni. Quali genti che hanno
visto i vostri figli e nonni raccogliere bucce di patate e mele in altre
città qui peggiori calcia negli occhi per non vedere o per avvelenarsi
l’anima ancora prima di sapere che adesso c’è il consorzio BIANCANEVE in
Provincia di Foggia. Bene! Allora cosa aspettiamo a dare legalità
aprendo gli occhi al cieco mi domando se posso azzardare a chiedere a
lui e al padre celeste spirito intelligente una mano nella raccolta
differenziata. Che cosa aspettiamo a rottamare chi afferma che non c’è
né bisogno. Dicono che: ci pensano loro con la propria politica scevra
ormai-la riconoscono tutti da Veltroni a Casino Fino a tanto che non
hanno bisogno di D’Alema per ignorare gli altri Prodi o capi bastoni
sinistrati dalla Cavalier Berlusconi all’ultima forza di Renzo, Bersani.
A rottamare questi personaggi e come dire che ci sta monti e mare in
questa valle di lagrime. Se non l’ho saputo tanto scrivere niente
adattamenti nessun pensiero per la testa e argomenti chiari in coda come
l’acqua tanta che basta saperli esprimere mettendola pioggia dentro la
pila in Chiesa. Così tutti possono capire chi si bagna in parlamento se
fuori piove e loro hanno l’ombrello da rottamare come i buchi fatti da
tanti anni. Ebbene ho messo tutto nella domanda per la buona gente che a
rispondere i bravi politici chi si bagna di questi menzionati sopra?
Chi ha indovinato ha vinto la mia amicizia. Deve solo chiederla… In
altre parole con un pensierino da bambino. Io e il bambino invitano voi
in officina della politica. Vi facciamo una domanda con un indovinello!
Se fuori piove e noi tutti in questo capannone coperto molto bene con la
presenza di Monti presidente del Consiglio abbiamo un solo ombrello -
con la capienza, di un Veltroni, un casino, un d’Alema e un Cavaliere di
centro destro. Cavallerescamente ci piace chiamare così Berlusconi –
Renzo e, ancora in tutta quella stima e rispetto, politico di partito e,
uomini chiaramente. Di fatto, richiamano loro stessi nella via di mezzo
Ferdinando. Non c'é Casino ma con tutta onestà ci sono in loro la
semplicità di "Bersani e l’altro Golia “che assolutamente non vuole
Casini. - Il politico uomo di donna pulito e con tanti valori morali.
Non é Pier Ferdinando Casini (Bologna, 3 dicembre 1955) è un politico
Italiano. Nel corso della sua lunga carriera politica è stato Presidente
della Camera dei deputati… Fi qui può affermare che Golia ci ricorda di
stesso. Vale a dire che è Lui l’onesto e rispettoso saggio affamato di
giustizia Vendola assolto con la Cosentina e, l'ignoto sotto
quest’ombrello rotto che ha sette buchi larghi quanto le loro teste e
tre buchi piccoli in misura che non si vedono per niente da sembrare
sano l’ombrello. Chi si bagna tra queste nove persone che si trovano al
momento che scende la pioggia interrottamente dal processo e non
dimentichiamo che acqua e fuoco si cucina la pasta e non solo si fa il
bagno in doccia perché questi elementi prendono tutti quelli che hanno
voglia sempre, inconsciamente, lo fanno. Perché vogliono sfidare
elementi che meglio non scherzarci sopra a pulirsi il sedere fa bene ma a
combatterlo non so provateci intanto a indovinare chi s’è bagnato tra
questi nove persone. Basandovi che sulla parte di Golia la Cosentina e
quant’altro unico corpo lontano dalla politica e che sarei io a non
vedermi bagnato. Comunque non si vede nessun buco e se c’è così piccolo
che pare invisibile all’occhio umano. Ora mi fermo a commentare con
questa strampalata versione mia rimettendo tutto per provarci in un
altro caso da scrivere tanto e di più perché mi piace farlo. Ora dopo
che hai riletto così piccolo che pare invisibile e mi fermo andandomene
con lo spirito intelligente e ti saluto amico mio a domani buona
continuazione di serata Tu sei SENECA io LUCILIO...
domenica 28 ottobre 2012
E’ una scritta per chi ha voce di leggere pensando a canto suo dell’emozione ...
E’ una scritta per chi ha voce di leggere pensando a canto suo
dell’emozione che emana precisando con l’anima naturale la speranza. Una
lirica da far sperare con lo spirito di questo tempo, una poesia sui
raspamenti pensieri, ambientati: alla vita - d’ogni totale senso, per
vivere meglio una canzone. Il senso è questo: Go-snami
(GO=senso-SNAMI=PADRONE.Quale misura lo spirito intelligente con
l’occasione del punto. Perciò bobbiamo tenere il tempo su quella
testardaggine figura romanzata da Carlo Collodi, che: mi è stata
favorevole per le pagine a seguire chi sceglieresti di essere o meglio
quale personaggio vorresti fare ponendoti tra i capaci che hanno seguito
oltre 100nto film. Ma... Nessuno è stato mai girato nella figura
cibernetica, con personaggi uomo di donna la vera macchina per la vita
eterna. Quale viaggia a quattro ruote - con la riserva “una di scorta”.
Il vero che è ancora da capire quale delle tante che Antonio
diversamente ha scritto “in questa favolosa cosa” chiamata dall’amata
compagna immaginata per farla tale la cosa così va … e, che sta tuttora
tra le nascoste foglie secche una rima d’albero diviso tra Carlo Collodi
- Bianca Neve e i sette nani. Tanto divisa che unisce l’attaccata
“castagna maturata” e mangiata come una mela di riflessione pura da
leggere bene le pagine di questo in assoluto ballo pizzicata dello
stesso personaggio autore di poco dolore pinocchio che favola … e sì
nella vita reale é stato chiamato anche così pinocchio. Perché facevo
parte di questo romanzo vissuto in Monte S. Angelo. Con la quale a volte
cambiava nome con il cane il gatto e la volpe sempre testa che si
faceva come il camaleonte cambiando colore. A me ridicolizzandola la
cosa andava affermata con il pezzo di legno che è testa poco
intelligente. A volte stupidamente continuavano a ripetere le stesse
strampalate cose che fa tuttora il bambino cresciuto in questa favolosa
scrittura romanzata apposta per fare pizzicata ballo in poesia di
semplicità. Di fatto è una verità che aspetta l’assoluta della quale sia
di nessun’altra bugia dolce parola che accompagna pinocchio
impazientemente dalla presa di posizione per una canzone e da mettere in
tempo reale ogni nostra genialità. Banale come l’invenzione meccanica
in uomo di donna a sentirsi macchina “cibernetica” presa dalla favola
che oggi è verità bugiarda come il gatto e la volpe, aspettano di
accompagnare il poema in corso della lingua italiana sorpassata dai
montanari per ballare vicino il campo dei miracoli, la pizzicata. Ci
stiamo tutti trasformati in macchine parlanti e di viaggio che corre
verso la più assoluta immaginazione. Quatte pìde e nna resérve la chèse
vè scappénne//Te n’accurge dallu spécchje ché ssò ca vè truénne// Vè cu
llu passe lunghe e ccurte Nen’passe mè pe nnande a ccusse//Cuss’ucchje
nen’vède stu còre nen’zénde//Passe pure Nennélla mèje //Pass nnanze la
ggiaiande ne la cande stu bafarde//La cande bbèrefatte ca surpass mèntre
abballe //Sèmpe balle de fantasie e pròpete vvecìne stu bballèrìne Da
tenere Geppetto. //Abball abball cka ce père originall//Capito chèe Lui,
stando con la fatina prende la dritta per Geppetto. Quali non restano a
pensare solamente alla trasformazione di quella parola "burattino"
bambino. Diversamente per mangiafuoco il tempo è denaro che poi si
rivela in questa macchina ottenuta e, che è un burattinaio molto caro
nella favola di pinocchio che è già ballo facendola storia a ricordare
pizzica la cibernetica che adesso non resta da raccontare e amare come
la vecchia favola romanzata amata. Così prima d’ascoltare la tua verità
senti la mia che irrompe a lasciarti parlare con il cuore del grillo.
Qual è sempre in atteso del nuovo compagno di pinocchio Lucignolo che è
il nostro modo di arrivare nella realtà a parlare con nient’altro che
bugie. E questo tempo che meglio fa la nazione italiana a licenziare la
vostra verità sia poesia della bugiarderia. Una bugiarda verità nella
bugiarderia scritta. E così ballata con attenzione si ascolta la canzone
costruita in tempo realmente ossimoro al verso che chiude. E, che non
ha titolo per farlo aspettare per niente la pizzicata. Quale trasmette
il poema modernizzata alle parole. Ne mme tucchénne lu pède c’a mmè me
dòle//E lu pède bérefatte e la veccuzze peccenènne//Ohiné ca stè
ppassènne ppe nnande a-kèse. //Ohiné ca stè bballènne nnande a-kèse.//
Da giocare come fossero vere macchine di fantasia "uomo di donna" a dire
ti voglio bene. Perciò continuate, pure la pizzicata moderna è
montanara e nel frattempo continua ad amare come ogni poesia d’autore
Lucignolo come me non gli piaceva per niente andare a scuola ma era
un’anima che sì sentiva furba e così pur coinvolgendo i miei sentimenti,
riesce a trasmettere come l’ignorante elementare questa chiusura così
garbata che vince sull’asinello mai bardato solo affogato di parole che
irrompono ogni spazio su questa dovuta verità bugiarda. Nella favola
vera scritta da Carlo Collodi-Pinocchio, incontra Lucignolo, un bambino
che non vuole studiare, il cui scopo è quello simile al mio che voglio
solo divertirmi nel dovere solo ballare e cantare come questa che
accompagna il grillo che segue la pizzicata di pinocchio che incanta e
canta. A meglièhre de st’ome Jèje propete bèlle//Quanne balle la
tarandélle//Fra le altre insisterei con la cibernetica sempre dopo di
questa... e passare... sempre con balli montanari. Presi nel piede della
puglia in Galatina la tarantola ballando tutti insieme la tarantella e
va … ballate pizzicate con la tarantella. Zombe pe jsse la berafatte//La
cuggine de Berefatte//Quatte pide e nna resèrve//E lla chèse vè
scappénne//Te n’accurge dallu spécchjie//C’abballene a
tarandèlle//Ascinne da qua ascinne da dà pure’jsse ce
méne’a’bballà/Ascinne da qua ascinne da dà pure’jsse ce
méne’a’bballà//L’abbrazze e lla stringe pe ttutte lu còre//Jèje propese
l’òre de fé l’amòre//L’abbrazze e lla stringe pe ttutte lu còre//Jèje
propese l’òre de fé l’amòre. All’origine e ove oltre ai nostri mondi non
devono mai mancare questi balli alla paesana maniere uomo di donna
cibernetica ballate ancora fino a stremare le forze della grande idea
meccanica per ruotarsi intorno a questa giubilare invenzione del tempo
di oggi che ha pesato la gravità di ogni cambiamento commettendo
quotidianamente rivoluzioni sul quel passato consumato 2000. Anni fa
uccidendo l’uomo di dio in donna cibernetica destando il vero miracolo
sulla morte che non c’è più se balli sempre a pizzicata del tempo e non
può essere che dopo la morte di Cristo non ci sia la nascita di Gesù nel
campo dei miracoli dove si balla e canta e ogni male fatto va
dimenticato nella salute della pizzicata. Sèmpe zzimbre stanne//E come
li pazze lore Scàppene //correne canden e a-bballene- zzombene e
traballene - traballene e zzombene
sabato 27 ottobre 2012
Non potevi fare di meglio... credimi ...
Non potevi fare di meglio... credimi perché come dici tu nella mia
domanda, rispondi: in assoluta verità, resta pura e semplice parola.
Quale possiamo volendo domani di nuovo fotografare. Tutto questo
sempre... se decidiamo di evadere così come abbiamo già cominciato
Domenica ad allontanarci dal caos di paese per arrivare in montagna a
guardare magari un bel castagno vicino ai boschi che ci sono a pochi Em.
da Monte S. Angelo o Mattinata Vieste e diversamente anche dalle parti
di San Giovanni Rotondo. E come vedi, mi sono lasciato andare un po’ più
del solito perciò penso che meglio facciamo se aspettiamo lo spirito
intelligente prima di decidere che cosa fare domani.
Dopo le bellissime foto che esaltano il paese ...
Dopo le bellissime foto che esaltano il paese e noi che l’abbiamo fatto
come modulo ecc. oppure solo per sfogare le nostre frustrazioni che
molto difficile spiegare cose che non vedo nella tua parte forse di più e
all’improvviso tento a tutta fretta di incollare quello che stavo
facendo prima di leggere e cambio… Si può… “Se similmente pensiamo”
nella maggior parte “di uscire per guadagnare” come dalle loro
opportunità. Certo che poi sempre come loro; e mi rivolgo agli aspiranti
politici - una volta fuori Vi butta apertamente nel seminato.
Travolgendo pure chi non è d’accordo che: “Siamo tutti uguali”. So che
non c’è nessun problema, per le rottamazioni e, facce di bronzo che
hanno già guadagnato tanto per estraniarsi dal carcere sicuro se si
commettevano atti di corruzioni e piglia tangente in Germania, erano
arrestate e buttate le chiavi. Ora come detto di loro rimane a noi
l’analisi per appurare o condannare senza che viene il giudice o vanno
in Germania dal presidente a processare quest’italiano. - Esclamano
all’americana e non alla Tedesca mania degli italiani all’estero
dimostrando con le carte che non c’è stato fatto nessun reato d’abuso
d’ufficio. Detto questo e mi rivolgo personalmente a noi: tu ed io -
neppure facciamo niente- per buttare fuori questi ciarlatani. Certo per
te che non esci da casa e non vedi questi ladri vestiti da buon
cittadino e con la cravatta e, aspirazioni che colpiscono l’occhio
dell’Americano e del Tedesco critico. Vede e provvede; perciò io mi
contengo a scrivere che non possiamo essere veramente tutti uguali.
Sarebbe scempio e stupido pensare che non ci sia più nessuno scemo da
spellare. La sinistra di 30nta quarant’anni fa la pensava esattamente
come me. Vale a ricordare che ci piace vivere nei palazzi trasparenti a
dimostrazione che non siamo tutti ladri e corrotti come gli attuali
politici. Per tale scrittura cantiamola pura all'italiano: Vi ricordate
quel stemmato di democrazia innata con il segno della croce messa in
mezza l’addentrata bandiera bianca e, altrettanta ribellione è stata
falce e martello con orizzonti della bandiera rossa. Manca solo il
verde per riportare la bandiera nazionale Italiana. I colori furono
stabiliti dal Senato di Bologna, con un documento datato 28 Ottobre
1796, in cui si legge: “Bandiera coi colori bianchi rosso e verdi e la
speranza mai si perde.
lunedì 22 ottobre 2012
Cappuccetto rosso
Ora volendo fare
Geppetto in assoluto” piace” alla buona fatina che non è questo il
problema della verità che ha mosso questi due aggettivi nella pura
semplicità- Ho chiesto questa mattina all’amico Luigi che era con me per
visitare un po’ di terra del Gargano e, a cominciare salendo per Monte
S. Angelo. Abbiamo parlato dopo aver lasciato Manfredonia punto di
partenza che purtroppo pensa a fare la domanda che si riferisce alla
verità pura con due aggettivi presentarli come un testo da mettere in
archivio- per la scuola dei ragazzi. E’ molto interessante come ha
risposto l’amico di viaggio. Luigi ha detto: per me la verità! E'- puro e
semplice. Come questo pensiero che, poteva essere ancora peggiore in
assoluta verità da credere a Pinocchio come: Mangiafuoco.”. Geppetto
come la fatina” e il gatto simile alla volpe. Quale prende questa pura
alleanza di fiaba per gli imbecilli che portano questi due aggettivi
dentro la perfetta verità, anche se resta, l’ultima è sempre pura e
fatta nella buona semplicità tanto che scopre l’esclusiva che ci rende
tutti in assoluta sorpresa di una verità bugiarda o simile che uccide.
Entrambi gli aggettivi completamente sani. Fra le fiabe classiche ho
pensato di citare Cappuccetto Rosso perché è una di quelle che si
prestano di più a un’analisi del pensiero che ho voluto con forza al
punto di arrivare a farmi prendere per matto o sicuramente malato di
mente o di qualcosa di simile. Il punto, in altre parole dei messaggi
impliciti o nascosti dello zio Antonio che scrive con molta spontaneità,
la cosa va…Ha evidenziato la fiaba di Cappuccetto Rosso come in una
poesia per adulti e per i bambini. Così Freudiana all’interpretazione
che bisogna scrivere due aggettivi alla verità pura. E cercarli dentro
di sé perché potrebbe essere intesa come un’esortazione a non esercitare
il “mestiere” Quella della “giovane donna nel bosco”. Tra l’altro, la
“mantellina rossa” era un segnale esplicito in questo senso, anche se
non troviamo niente di fondato. Nel XVII secolo questi colori erano
associati alla prostituzione in Francia. Oggi a distanza di tempo si è
evoluta nella sua forma rispondendo a diverse esigenze formative. Mi
permetto di scrivere queste cose perché spero che tu capisca la parola
“prostituzione”, maturità sessuale e antropologia. La carestia ha
portato in Francia questa nuova versione della fiaba. La figura
antropofaga pare sarebbero state interpretate da un’orchessa, un
elemento mostruoso ma antropofagia, e via discorrendo la mantella rossa
rappresenta le mestruazioni e l’ingresso nella pubertà. Fin qui anche
gli uomini piangono come i bambini e a volte lo fanno sorridendo agli
adolescenti. Perché lo fanno, bisogna chiederlo a chi sbatte l’anguria
all’amico che lei afferma, d’essere furbo. Diversamente alla cipolla è
un fatto biologico piangere sia per gioia sia per dolore. A volte questi
giovani critici segnano nell’uomo l’indifferenza e altre volte un
disgusto e ancora poesia per far capire al malato di mente che è l’ora
di smettere di voler per forza far capire le cose che lui stesso non ha
capito. E così rileggendola nella memoria si accorge che il bambino,
l’adolescente può arrivare crescendo a toccare similmente l’età del
nonno o del padre dell’uomo. Perché quest’uomo solo non può come i sui
simili per età che ha superato. Superando i cinquant’anni non possono
oggi senza quella bacchetta magica della fata turchina tornare adulto,
adolescente e bambina d’infanzia. Così pensando trovo nelle mie memorie
questa scritta che ripete all’infinito una storia simile all’ossimoro
bene e male che vince sul buon Pinocchio. Il quale perde il momento per
vincere in futuro la vita di quel sognatore di zio Antonio. Che cosa
sognava questo cinquantennio che a distanza di altri due arriva a
toccare sessanta. Bene! Diceva che gli piaceva molto rimanere bambino.
Sì faceva in virtù della natura che non si può. Così lui si ripeteva
naturalmente per farsi capire. Portando il vantaggio alla sua nipotina
che fa bene i suoi calcoli. Quasi a pensare che debba difendersi dai
grandi. Giusta Federica. Devi fare sempre così. Proprio come avrebbe
fatto zio se avesse ancora la tua età. E pensa di continuare la storia
nella poesia che afferma se resto piccolo come faccio a difendermi dai
grandi? Ecco che allora dico a questa figliola di non chattare mai con i
grandi specialmente se dalla parte opposta c’è Zio Antonio che come
nella favola di Cappuccetto Rosso interpreta il lupo. E tu sai cosa fa
il lupo. Ovviamente muore anche lui. Tu hai fatto morire questa favola
dei grandi e dei piccoli ancora prima di farsi vedere se era capace di
essere grande e altrettanto di difendersi dai simili. Un bambino
purtroppo nel bene e nel male oggi non può segnare come l’adulto o
l’adolescente che fai parte di questo miracolo ancora da attrezzarsi per
una crescita lampo! Così è giusto fare il ciclo biologico di come tutti
gli esseri umani animali e cose hanno segnato al vertice di come gli
antichi ci hanno portato la vita. Ora con spirito intelligente chiude
per non aprire mai più questa pagina smorta. Ora però c’è che se tu hai
il ruolo di fare la buona fatina di cappuccetto rosso sai come far
risuscitare i morti senza togliere nulla all’anima destata con la croce.
mercoledì 17 ottobre 2012
Non credo che sarà il tempo a fermarci....
Non credo che sarà il tempo a fermarci. Noi siamo uomini forti e non
abbiamo paura della pioggia e il freddo lo eliminiamo con un bel
cappotto e l'acqua con un'ombrello magico come Maire popis e se proprio
dobbiamo dirla tutto. Quando c'é questo tipo di amicizia nessuno può
fermare due anime in armonia con Dio e la sua natura. E gli errori
grammaticali e di parole sconnesse e sbagliate magari a scrivere come
faccio io non hsanno importanza é il senso che diamo alla guida che é
importante arrivare...
Ok. A te la prima mossa: ...
Ok. A te la prima mossa: dimmi l'ora e il giorno e io ci sarò. La
macchina la metto io. La macchina fotografica la metti tu! E scattiamo
fotografie a...Va bene?
Allora sei proprio sulla via giusta? Ma dimmi come hai fatto...
Allora sei proprio sulla via giusta? Ma dimmi come hai fatto a prendere
la strada che ti ha condotto a scrivere oggi di Monte. Non é meglio se
ci fermiamo un pò sotto la cava arena dove nella simile in curva c'é
stata la meraviglia di questo nostrom pensiero per San Michele?. E, li
che dobbiamo scattare più di una foto. Lo sai o non lo sai che in Monte
S.Angelo in un negozio che vende il pane fatto dalle loro mani e
infornati con le simili c'é la meraviglia della meraviglia. Vedi e
pensaci bene perché io ho tutta l'intenzione di venire con te A monte S.
A. e ferti vedere la foto che hanno scattato una decina di anni fa in
quella curva di come dicevo sopra.
Che bello ogni volta che leggo qualcosa di tuo ...
Che bello ogni volta che leggo qualcosa di tuo e vedo mi diverto un
mondo e poi tu sai benissimo che io mi voglio perdere oltre quei boschi
in modo che non vedo l'orso che non ho mai visto se non scritto come
dici tu in una sola parola strampalata!
Ciao Luigi e buongiorno come vedi i saluti fanno bene a ...
Ciao Luigi e buongiorno come vedi i saluti fanno bene a chi li diamo e a
chi li riceve. Sono sicuro di questo messaggio perché voglio trarre da
questi pensieri salutari e, non faccio ironia perché ci credo nella tua
risposta identica che sarà: hai ragione. Perfettamente ragione…attenti
però c’è sempre quello che non gradisce il saluto dei buoni educatori. E
noi siamo in quell’altra sfera che più buoni non c’è ne. Dalle nostre
parti sai come diciamo. Tu che l’hai dato non hai perso nulla. Lui che
l’ha ricevuto ha guadagnato tanto. A proposito perché non mi fai
guadagnare qualcosa da questa franca chattata. Mia moglie che è vicina a
me e ha visto che abbiamo un buon rapporto dando il meglio di noi
stessi per gli altri. Perché non gli dici tu direttamente adesso come
possiamo raccogliere l’uva ursina. -Arctostaphylos uva... ci rivolgiamo a
te amico per paura di affrontare l’orso. Non quello che non c’è più se
penso al sedicesimo secolo; ma al presente pensiero che vuole estendere
per mia moglie, in modo che tu puoi dirci dov’è questa pianta che piace
molto alla mia consorte. Prima domanda: sicuramente è una pianta grassa.
Seconda e qui c’è il pensiero di mia moglie. Questa pianta è la stessa
di quella che abbiamo noi all’entrata sinistra della scuola? Io non ho
mai visto questo frutto attaccata alla pianta che ho dimezzato
tagliandole le punte e qualcosa in più. No! Io non le ho mai viste. E
quindi da parte mia possiamo anche scartarla questa seconda possibilità
che è entrata con il punto interrogativo? Fin qui capisco che nella
terza domanda c’è il nome di questa pianta: Montpellier….
martedì 16 ottobre 2012
Ascoltandola ieri, e solo per un istante ricordo che ...
Ascoltandola ieri, e solo per un istante
ricordo che la parola è arrivata dentro il mio cuore solo questa
mattina. E così, mi resi conto del suo poeta che è tuttora bambino. E
tra quell’indolo corpicino l’ignoto esprimeva all’artista la propria
innocenza e, che non c’è modo di abbondare a scrivere, ma sente
l’importanza che resta nell’unico cuore di un debole mondo rafforzato
dall’ETNAGIGANTE. La prima cosa che fa un genitore quando nasce un
figlio nel mondo Teleste: lo prende in braccio. Nello stesso intervallo
mette il pollice dentro il pugno di questo bambino che lo stringe e il
genitore non sa che quella presa è per sempre.
Il mondo Teleste prende tutto quell’iniziale fine ...
Il mondo Teleste prende tutto quell’iniziale
fine per punta di stella che raggiunta la terra trapassando il suo mondo
dal corpo celeste-, il nostro universo. La spiegazione sta vedendo
l’ossimoro della morte che legge infinitamente sul mondo Teleste questi
ascolti in “Solo Voce” Mondo ETNAGIGANTE. Tutto con spirito
intelligente.
Arrivo a dire io! Io sono solo un corpo spirituale ...
Arrivo
a dire io! Io sono solo un corpo spirituale immesso dalla natura in
quest’aria di spazio che si addentra intelligentemente in ogni occasione
di come la vita, consegna il seme nella portata del sublime animo
umano. E da questo basso ossimoro la parola “si” fa carne per l’altezza
celeste. Di fatto è dall’alto cielo che: è caduta per la prima volta la
trasformazione batteriologica. Verso un luogo più basso il mistero cade
e, il verbo non cambia, ma trasforma e, potrebbe così sperare
moltiplicando con la stessa unica punta di stella la vita sulla terra.
In altre parole che cosa non é mai stato detto agli esperti esseri
umani? Anche se coltivato a piacimento di quest’universo-molto bene!
Arrancano e il frutto della vita, come cavalli da corsa van com’io
descrivo a te! Porta lettura per lui e, in tutti quanti voi, noi dentro
l’anima per questa terra. Tanto naturale che dal cielo scendono lagrime
di vita gioendo ogni volta che nasce un fiore. N
ella
mia piena virtù prego per me e te! Quale non ci crediamo ancora a
questo spirito intelligente. Così questa cosa comune e singolare nello
stesso momento che vive la propria esistenza lo anima a vivere. Per se
stesso negli altri soggetti che vengono dopo… ma che sono state prima di
me animazioni della parola. Seguendo così il vivente corpo che a sua
volta è con quest’universo. in ogni caso quindi, io si sono stato- dopo
questi pochi righi: incominciato per esprimere tutto - il mio amore -
per il libro della vita. Vengo qua per poi andare lì e una volta
arrivato qui scrivo alla madre terra più che moglie vicina amante
celeste. Quale non saprei definire Il mio libro che sì legge scrivendo e
poi…e poi…e poi! Sempre alla madre che scrive, gli leggerei la favola
che ha scritto per la propria casa ma che per sempre resterà l’amore di
questo libro che parla della vera realtà che: non c’è pace in casa se
non c’è amore nel mondo.
Iscriviti a:
Post (Atom)