mercoledì 31 ottobre 2012

Dopo il primo commento sui funghi ...

ok! Dopo il primo commento sui funghi schifosi e velenosi e mi scuso se mi ripeto per dichiarare che ho anche commentatoDOMANI E' LA GIORNATA MONDIALE PER LA RACCOLTA DEI RIFIUTI" Adesso cerchi di pensare a quando hai tempo per analizzare e poi mi fai sapere perché devo spegnere ma prima t'incollo non a te che stai lavorando anche se sei bravo a stare appicicato al computer. Dicevo incollo perché avevo già tagliato il commento fatto.Voglio scrivere una cosa nella media dei tanti pensieri strampalati e rottamati al momento che poi ci penso! Non è: che devo trovarmi alleato con Casini. Non voglio casino nella mia testa che già come si leggerà appresso Ferdinando non c’è per Vendola che non vuole assolutamente Casini. Così con i problemi d’animo che mi trovo cosa vuoi che facciano le mie parole a consumo franco e libero di leggere per poi buttarli giù dalla finestra senza neanche guardare se passa Bersani. In Manfredonia è stato creato apposto un consorzio denominato BIANCANEVE per migliorare la diversa ai fini di Prodi che continua questa casta tutta da rottamare. Mandiamoli a casa hanno diritto anche loro di riposare senza lavorare per la disoccupazione speciale. In Manfredonia come dicevo sopra, c’è questa voglia; perciò pubblicizzate BIANCANEVE. Aiutiamoli a eliminare quest’ultime umiliazioni. Quali genti che hanno visto i vostri figli e nonni raccogliere bucce di patate e mele in altre città qui peggiori calcia negli occhi per non vedere o per avvelenarsi l’anima ancora prima di sapere che adesso c’è il consorzio BIANCANEVE in Provincia di Foggia. Bene! Allora cosa aspettiamo a dare legalità aprendo gli occhi al cieco mi domando se posso azzardare a chiedere a lui e al padre celeste spirito intelligente una mano nella raccolta differenziata. Che cosa aspettiamo a rottamare chi afferma che non c’è né bisogno. Dicono che: ci pensano loro con la propria politica scevra ormai-la riconoscono tutti da Veltroni a Casino Fino a tanto che non hanno bisogno di D’Alema per ignorare gli altri Prodi o capi bastoni sinistrati dalla Cavalier Berlusconi all’ultima forza di Renzo, Bersani. A rottamare questi personaggi e come dire che ci sta monti e mare in questa valle di lagrime. Se non l’ho saputo tanto scrivere niente adattamenti nessun pensiero per la testa e argomenti chiari in coda come l’acqua tanta che basta saperli esprimere mettendola pioggia dentro la pila in Chiesa. Così tutti possono capire chi si bagna in parlamento se fuori piove e loro hanno l’ombrello da rottamare come i buchi fatti da tanti anni. Ebbene ho messo tutto nella domanda per la buona gente che a rispondere i bravi politici chi si bagna di questi menzionati sopra? Chi ha indovinato ha vinto la mia amicizia. Deve solo chiederla… In altre parole con un pensierino da bambino. Io e il bambino invitano voi in officina della politica. Vi facciamo una domanda con un indovinello! Se fuori piove e noi tutti in questo capannone coperto molto bene con la presenza di Monti presidente del Consiglio abbiamo un solo ombrello - con la capienza, di un Veltroni, un casino, un d’Alema e un Cavaliere di centro destro. Cavallerescamente ci piace chiamare così Berlusconi – Renzo e, ancora in tutta quella stima e rispetto, politico di partito e, uomini chiaramente. Di fatto, richiamano loro stessi nella via di mezzo Ferdinando. Non c'é Casino ma con tutta onestà ci sono in loro la semplicità di "Bersani e l’altro Golia “che assolutamente non vuole Casini. - Il politico uomo di donna pulito e con tanti valori morali. Non é Pier Ferdinando Casini (Bologna, 3 dicembre 1955) è un politico Italiano. Nel corso della sua lunga carriera politica è stato Presidente della Camera dei deputati… Fi qui può affermare che Golia ci ricorda di stesso. Vale a dire che è Lui l’onesto e rispettoso saggio affamato di giustizia Vendola assolto con la Cosentina e, l'ignoto sotto quest’ombrello rotto che ha sette buchi larghi quanto le loro teste e tre buchi piccoli in misura che non si vedono per niente da sembrare sano l’ombrello. Chi si bagna tra queste nove persone che si trovano al momento che scende la pioggia interrottamente dal processo e non dimentichiamo che acqua e fuoco si cucina la pasta e non solo si fa il bagno in doccia perché questi elementi prendono tutti quelli che hanno voglia sempre, inconsciamente, lo fanno. Perché vogliono sfidare elementi che meglio non scherzarci sopra a pulirsi il sedere fa bene ma a combatterlo non so provateci intanto a indovinare chi s’è bagnato tra questi nove persone. Basandovi che sulla parte di Golia la Cosentina e quant’altro unico corpo lontano dalla politica e che sarei io a non vedermi bagnato. Comunque non si vede nessun buco e se c’è così piccolo che pare invisibile all’occhio umano. Ora mi fermo a commentare con questa strampalata versione mia rimettendo tutto per provarci in un altro caso da scrivere tanto e di più perché mi piace farlo. Ora dopo che hai riletto così piccolo che pare invisibile e mi fermo andandomene con lo spirito intelligente e ti saluto amico mio a domani buona continuazione di serata Tu sei SENECA io LUCILIO...

domenica 28 ottobre 2012

E’ una scritta per chi ha voce di leggere pensando a canto suo dell’emozione ...

E’ una scritta per chi ha voce di leggere pensando a canto suo dell’emozione che emana precisando con l’anima naturale la speranza. Una lirica da far sperare con lo spirito di questo tempo, una poesia sui raspamenti pensieri, ambientati: alla vita - d’ogni totale senso, per vivere meglio una canzone. Il senso è questo: Go-snami (GO=senso-SNAMI=PADRONE.Quale misura lo spirito intelligente con l’occasione del punto. Perciò bobbiamo tenere il tempo su quella testardaggine figura romanzata da Carlo Collodi, che: mi è stata favorevole per le pagine a seguire chi sceglieresti di essere o meglio quale personaggio vorresti fare ponendoti tra i capaci che hanno seguito oltre 100nto film. Ma... Nessuno è stato mai girato nella figura cibernetica, con personaggi uomo di donna la vera macchina per la vita eterna. Quale viaggia a quattro ruote - con la riserva “una di scorta”. Il vero che è ancora da capire quale delle tante che Antonio diversamente ha scritto “in questa favolosa cosa” chiamata dall’amata compagna immaginata per farla tale la cosa così va … e, che sta tuttora tra le nascoste foglie secche una rima d’albero diviso tra Carlo Collodi - Bianca Neve e i sette nani. Tanto divisa che unisce l’attaccata “castagna maturata” e mangiata come una mela di riflessione pura da leggere bene le pagine di questo in assoluto ballo pizzicata dello stesso personaggio autore di poco dolore pinocchio che favola … e sì nella vita reale é stato chiamato anche così pinocchio. Perché facevo parte di questo romanzo vissuto in Monte S. Angelo. Con la quale a volte cambiava nome con il cane il gatto e la volpe sempre testa che si faceva come il camaleonte cambiando colore. A me ridicolizzandola la cosa andava affermata con il pezzo di legno che è testa poco intelligente. A volte stupidamente continuavano a ripetere le stesse strampalate cose che fa tuttora il bambino cresciuto in questa favolosa scrittura romanzata apposta per fare pizzicata ballo in poesia di semplicità. Di fatto è una verità che aspetta l’assoluta della quale sia di nessun’altra bugia dolce parola che accompagna pinocchio impazientemente dalla presa di posizione per una canzone e da mettere in tempo reale ogni nostra genialità. Banale come l’invenzione meccanica in uomo di donna a sentirsi macchina “cibernetica” presa dalla favola che oggi è verità bugiarda come il gatto e la volpe, aspettano di accompagnare il poema in corso della lingua italiana sorpassata dai montanari per ballare vicino il campo dei miracoli, la pizzicata. Ci stiamo tutti trasformati in macchine parlanti e di viaggio che corre verso la più assoluta immaginazione. Quatte pìde e nna resérve la chèse vè scappénne//Te n’accurge dallu spécchje ché ssò ca vè truénne// Vè cu llu passe lunghe e ccurte Nen’passe mè pe nnande a ccusse//Cuss’ucchje nen’vède stu còre nen’zénde//Passe pure Nennélla mèje //Pass nnanze la ggiaiande ne la cande stu bafarde//La cande bbèrefatte ca surpass mèntre abballe //Sèmpe balle de fantasie e pròpete vvecìne stu bballèrìne Da tenere Geppetto. //Abball abball cka ce père originall//Capito chèe Lui, stando con la fatina prende la dritta per Geppetto. Quali non restano a pensare solamente alla trasformazione di quella parola "burattino" bambino. Diversamente per mangiafuoco il tempo è denaro che poi si rivela in questa macchina ottenuta e, che è un burattinaio molto caro nella favola di pinocchio che è già ballo facendola storia a ricordare pizzica la cibernetica che adesso non resta da raccontare e amare come la vecchia favola romanzata amata. Così prima d’ascoltare la tua verità senti la mia che irrompe a lasciarti parlare con il cuore del grillo. Qual è sempre in atteso del nuovo compagno di pinocchio Lucignolo che è il nostro modo di arrivare nella realtà a parlare con nient’altro che bugie. E questo tempo che meglio fa la nazione italiana a licenziare la vostra verità sia poesia della bugiarderia. Una bugiarda verità nella bugiarderia scritta. E così ballata con attenzione si ascolta la canzone costruita in tempo realmente ossimoro al verso che chiude. E, che non ha titolo per farlo aspettare per niente la pizzicata. Quale trasmette il poema modernizzata alle parole. Ne mme tucchénne lu pède c’a mmè me dòle//E lu pède bérefatte e la veccuzze peccenènne//Ohiné ca stè ppassènne ppe nnande a-kèse. //Ohiné ca stè bballènne nnande a-kèse.// Da giocare come fossero vere macchine di fantasia "uomo di donna" a dire ti voglio bene. Perciò continuate, pure la pizzicata moderna è montanara e nel frattempo continua ad amare come ogni poesia d’autore Lucignolo come me non gli piaceva per niente andare a scuola ma era un’anima che sì sentiva furba e così pur coinvolgendo i miei sentimenti, riesce a trasmettere come l’ignorante elementare questa chiusura così garbata che vince sull’asinello mai bardato solo affogato di parole che irrompono ogni spazio su questa dovuta verità bugiarda. Nella favola vera scritta da Carlo Collodi-Pinocchio, incontra Lucignolo, un bambino che non vuole studiare, il cui scopo è quello simile al mio che voglio solo divertirmi nel dovere solo ballare e cantare come questa che accompagna il grillo che segue la pizzicata di pinocchio che incanta e canta. A meglièhre de st’ome Jèje propete bèlle//Quanne balle la tarandélle//Fra le altre insisterei con la cibernetica sempre dopo di questa... e passare... sempre con balli montanari. Presi nel piede della puglia in Galatina la tarantola ballando tutti insieme la tarantella e va … ballate pizzicate con la tarantella. Zombe pe jsse la berafatte//La cuggine de Berefatte//Quatte pide e nna resèrve//E lla chèse vè scappénne//Te n’accurge dallu spécchjie//C’abballene a tarandèlle//Ascinne da qua ascinne da dà pure’jsse ce méne’a’bballà/Ascinne da qua ascinne da dà pure’jsse ce méne’a’bballà//L’abbrazze e lla stringe pe ttutte lu còre//Jèje propese l’òre de fé l’amòre//L’abbrazze e lla stringe pe ttutte lu còre//Jèje propese l’òre de fé l’amòre. All’origine e ove oltre ai nostri mondi non devono mai mancare questi balli alla paesana maniere uomo di donna cibernetica ballate ancora fino a stremare le forze della grande idea meccanica per ruotarsi intorno a questa giubilare invenzione del tempo di oggi che ha pesato la gravità di ogni cambiamento commettendo quotidianamente rivoluzioni sul quel passato consumato 2000. Anni fa uccidendo l’uomo di dio in donna cibernetica destando il vero miracolo sulla morte che non c’è più se balli sempre a pizzicata del tempo e non può essere che dopo la morte di Cristo non ci sia la nascita di Gesù nel campo dei miracoli dove si balla e canta e ogni male fatto va dimenticato nella salute della pizzicata. Sèmpe zzimbre stanne//E come li pazze lore Scàppene //correne canden e a-bballene- zzombene e traballene - traballene e zzombene

sabato 27 ottobre 2012

Non potevi fare di meglio... credimi ...

Non potevi fare di meglio... credimi perché come dici tu nella mia domanda, rispondi: in assoluta verità, resta pura e semplice parola. Quale possiamo volendo domani di nuovo fotografare. Tutto questo sempre... se decidiamo di evadere così come abbiamo già cominciato Domenica ad allontanarci dal caos di paese per arrivare in montagna a guardare magari un bel castagno vicino ai boschi che ci sono a pochi Em. da Monte S. Angelo o Mattinata Vieste e diversamente anche dalle parti di San Giovanni Rotondo. E come vedi, mi sono lasciato andare un po’ più del solito perciò penso che meglio facciamo se aspettiamo lo spirito intelligente prima di decidere che cosa fare domani.

Dopo le bellissime foto che esaltano il paese ...

Dopo le bellissime foto che esaltano il paese e noi che l’abbiamo fatto come modulo ecc. oppure solo per sfogare le nostre frustrazioni che molto difficile spiegare cose che non vedo nella tua parte forse di più e all’improvviso tento a tutta fretta di incollare quello che stavo facendo prima di leggere e cambio… Si può… “Se similmente pensiamo” nella maggior parte “di uscire per guadagnare” come dalle loro opportunità. Certo che poi sempre come loro; e mi rivolgo agli aspiranti politici - una volta fuori Vi butta apertamente nel seminato. Travolgendo pure chi non è d’accordo che: “Siamo tutti uguali”. So che non c’è nessun problema, per le rottamazioni e, facce di bronzo che hanno già guadagnato tanto per estraniarsi dal carcere sicuro se si commettevano atti di corruzioni e piglia tangente in Germania, erano arrestate e buttate le chiavi. Ora come detto di loro rimane a noi l’analisi per appurare o condannare senza che viene il giudice o vanno in Germania dal presidente a processare quest’italiano. - Esclamano all’americana e non alla Tedesca mania degli italiani all’estero dimostrando con le carte che non c’è stato fatto nessun reato d’abuso d’ufficio. Detto questo e mi rivolgo personalmente a noi: tu ed io - neppure facciamo niente- per buttare fuori questi ciarlatani. Certo per te che non esci da casa e non vedi questi ladri vestiti da buon cittadino e con la cravatta e, aspirazioni che colpiscono l’occhio dell’Americano e del Tedesco critico. Vede e provvede; perciò io mi contengo a scrivere che non possiamo essere veramente tutti uguali. Sarebbe scempio e stupido pensare che non ci sia più nessuno scemo da spellare. La sinistra di 30nta quarant’anni fa la pensava esattamente come me. Vale a ricordare che ci piace vivere nei palazzi trasparenti a dimostrazione che non siamo tutti ladri e corrotti come gli attuali politici. Per tale scrittura cantiamola pura all'italiano: Vi ricordate quel stemmato di democrazia innata con il segno della croce messa in mezza l’addentrata bandiera bianca e, altrettanta ribellione è stata falce e martello con orizzonti della bandiera rossa. Manca solo il verde per riportare la bandiera nazionale Italiana. I colori furono stabiliti dal Senato di Bologna, con un documento datato 28 Ottobre 1796, in cui si legge: “Bandiera coi colori bianchi rosso e verdi e la speranza mai si perde.

lunedì 22 ottobre 2012

Cappuccetto rosso

Ora volendo fare Geppetto in assoluto” piace” alla buona fatina che non è questo il problema della verità che ha mosso questi due aggettivi nella pura semplicità- Ho chiesto questa mattina all’amico Luigi che era con me per visitare un po’ di terra del Gargano e, a cominciare salendo per Monte S. Angelo. Abbiamo parlato dopo aver lasciato Manfredonia punto di partenza che purtroppo pensa a fare la domanda che si riferisce alla verità pura con due aggettivi presentarli come un testo da mettere in archivio- per la scuola dei ragazzi. E’ molto interessante come ha risposto l’amico di viaggio. Luigi ha detto: per me la verità! E'- puro e semplice. Come questo pensiero che, poteva essere ancora peggiore in assoluta verità da credere a Pinocchio come: Mangiafuoco.”. Geppetto come la fatina” e il gatto simile alla volpe. Quale prende questa pura alleanza di fiaba per gli imbecilli che portano questi due aggettivi dentro la perfetta verità, anche se resta, l’ultima è sempre pura e fatta nella buona semplicità tanto che scopre l’esclusiva che ci rende tutti in assoluta sorpresa di una verità bugiarda o simile che uccide. Entrambi gli aggettivi completamente sani. Fra le fiabe classiche ho pensato di citare Cappuccetto Rosso perché è una di quelle che si prestano di più a un’analisi del pensiero che ho voluto con forza al punto di arrivare a farmi prendere per matto o sicuramente malato di mente o di qualcosa di simile. Il punto, in altre parole dei messaggi impliciti o nascosti dello zio Antonio che scrive con molta spontaneità, la cosa va…Ha evidenziato la fiaba di Cappuccetto Rosso come in una poesia per adulti e per i bambini. Così Freudiana all’interpretazione che bisogna scrivere due aggettivi alla verità pura. E cercarli dentro di sé perché potrebbe essere intesa come un’esortazione a non esercitare il “mestiere” Quella della “giovane donna nel bosco”. Tra l’altro, la “mantellina rossa” era un segnale esplicito in questo senso, anche se non troviamo niente di fondato. Nel XVII secolo questi colori erano associati alla prostituzione in Francia. Oggi a distanza di tempo si è evoluta nella sua forma rispondendo a diverse esigenze formative. Mi permetto di scrivere queste cose perché spero che tu capisca la parola “prostituzione”, maturità sessuale e antropologia. La carestia ha portato in Francia questa nuova versione della fiaba. La figura antropofaga pare sarebbero state interpretate da un’orchessa, un elemento mostruoso ma antropofagia, e via discorrendo la mantella rossa rappresenta le mestruazioni e l’ingresso nella pubertà. Fin qui anche gli uomini piangono come i bambini e a volte lo fanno sorridendo agli adolescenti. Perché lo fanno, bisogna chiederlo a chi sbatte l’anguria all’amico che lei afferma, d’essere furbo. Diversamente alla cipolla è un fatto biologico piangere sia per gioia sia per dolore. A volte questi giovani critici segnano nell’uomo l’indifferenza e altre volte un disgusto e ancora poesia per far capire al malato di mente che è l’ora di smettere di voler per forza far capire le cose che lui stesso non ha capito. E così rileggendola nella memoria si accorge che il bambino, l’adolescente può arrivare crescendo a toccare similmente l’età del nonno o del padre dell’uomo. Perché quest’uomo solo non può come i sui simili per età che ha superato. Superando i cinquant’anni non possono oggi senza quella bacchetta magica della fata turchina tornare adulto, adolescente e bambina d’infanzia. Così pensando trovo nelle mie memorie questa scritta che ripete all’infinito una storia simile all’ossimoro bene e male che vince sul buon Pinocchio. Il quale perde il momento per vincere in futuro la vita di quel sognatore di zio Antonio. Che cosa sognava questo cinquantennio che a distanza di altri due arriva a toccare sessanta. Bene! Diceva che gli piaceva molto rimanere bambino. Sì faceva in virtù della natura che non si può. Così lui si ripeteva naturalmente per farsi capire. Portando il vantaggio alla sua nipotina che fa bene i suoi calcoli. Quasi a pensare che debba difendersi dai grandi. Giusta Federica. Devi fare sempre così. Proprio come avrebbe fatto zio se avesse ancora la tua età. E pensa di continuare la storia nella poesia che afferma se resto piccolo come faccio a difendermi dai grandi? Ecco che allora dico a questa figliola di non chattare mai con i grandi specialmente se dalla parte opposta c’è Zio Antonio che come nella favola di Cappuccetto Rosso interpreta il lupo. E tu sai cosa fa il lupo. Ovviamente muore anche lui. Tu hai fatto morire questa favola dei grandi e dei piccoli ancora prima di farsi vedere se era capace di essere grande e altrettanto di difendersi dai simili. Un bambino purtroppo nel bene e nel male oggi non può segnare come l’adulto o l’adolescente che fai parte di questo miracolo ancora da attrezzarsi per una crescita lampo! Così è giusto fare il ciclo biologico di come tutti gli esseri umani animali e cose hanno segnato al vertice di come gli antichi ci hanno portato la vita. Ora con spirito intelligente chiude per non aprire mai più questa pagina smorta. Ora però c’è che se tu hai il ruolo di fare la buona fatina di cappuccetto rosso sai come far risuscitare i morti senza togliere nulla all’anima destata con la croce.

mercoledì 17 ottobre 2012

Non credo che sarà il tempo a fermarci....

Non credo che sarà il tempo a fermarci. Noi siamo uomini forti e non abbiamo paura della pioggia e il freddo lo eliminiamo con un bel cappotto e l'acqua con un'ombrello magico come Maire popis e se proprio dobbiamo dirla tutto. Quando c'é questo tipo di amicizia nessuno può fermare due anime in armonia con Dio e la sua natura. E gli errori grammaticali e di parole sconnesse e sbagliate magari a scrivere come faccio io non hsanno importanza é il senso che diamo alla guida che é importante arrivare...

Ok. A te la prima mossa: ...

Ok. A te la prima mossa: dimmi l'ora e il giorno e io ci sarò. La macchina la metto io. La macchina fotografica la metti tu! E scattiamo fotografie a...Va bene?

Allora sei proprio sulla via giusta? Ma dimmi come hai fatto...

Allora sei proprio sulla via giusta? Ma dimmi come hai fatto a prendere la strada che ti ha condotto a scrivere oggi di Monte. Non é meglio se ci fermiamo un pò sotto la cava arena dove nella simile in curva c'é stata la meraviglia di questo nostrom pensiero per San Michele?. E, li che dobbiamo scattare più di una foto. Lo sai o non lo sai che in Monte S.Angelo in un negozio che vende il pane fatto dalle loro mani e infornati con le simili c'é la meraviglia della meraviglia. Vedi e pensaci bene perché io ho tutta l'intenzione di venire con te A monte S. A. e ferti vedere la foto che hanno scattato una decina di anni fa in quella curva di come dicevo sopra.

Che bello ogni volta che leggo qualcosa di tuo ...

Che bello ogni volta che leggo qualcosa di tuo e vedo mi diverto un mondo e poi tu sai benissimo che io mi voglio perdere oltre quei boschi in modo che non vedo l'orso che non ho mai visto se non scritto come dici tu in una sola parola strampalata!

Ciao Luigi e buongiorno come vedi i saluti fanno bene a ...

Ciao Luigi e buongiorno come vedi i saluti fanno bene a chi li diamo e a chi li riceve. Sono sicuro di questo messaggio perché voglio trarre da questi pensieri salutari e, non faccio ironia perché ci credo nella tua risposta identica che sarà: hai ragione. Perfettamente ragione…attenti però c’è sempre quello che non gradisce il saluto dei buoni educatori. E noi siamo in quell’altra sfera che più buoni non c’è ne. Dalle nostre parti sai come diciamo. Tu che l’hai dato non hai perso nulla. Lui che l’ha ricevuto ha guadagnato tanto. A proposito perché non mi fai guadagnare qualcosa da questa franca chattata. Mia moglie che è vicina a me e ha visto che abbiamo un buon rapporto dando il meglio di noi stessi per gli altri. Perché non gli dici tu direttamente adesso come possiamo raccogliere l’uva ursina. -Arctostaphylos uva... ci rivolgiamo a te amico per paura di affrontare l’orso. Non quello che non c’è più se penso al sedicesimo secolo; ma al presente pensiero che vuole estendere per mia moglie, in modo che tu puoi dirci dov’è questa pianta che piace molto alla mia consorte. Prima domanda: sicuramente è una pianta grassa. Seconda e qui c’è il pensiero di mia moglie. Questa pianta è la stessa di quella che abbiamo noi all’entrata sinistra della scuola? Io non ho mai visto questo frutto attaccata alla pianta che ho dimezzato tagliandole le punte e qualcosa in più. No! Io non le ho mai viste. E quindi da parte mia possiamo anche scartarla questa seconda possibilità che è entrata con il punto interrogativo? Fin qui capisco che nella terza domanda c’è il nome di questa pianta: Montpellier….

martedì 16 ottobre 2012

Ascoltandola ieri, e solo per un istante ricordo che ...

Ascoltandola ieri, e solo per un istante ricordo che la parola è arrivata dentro il mio cuore solo questa mattina. E così, mi resi conto del suo poeta che è tuttora bambino. E tra quell’indolo corpicino l’ignoto esprimeva all’artista la propria innocenza e, che non c’è modo di abbondare a scrivere, ma sente l’importanza che resta nell’unico cuore di un debole mondo rafforzato dall’ETNAGIGANTE. La prima cosa che fa un genitore quando nasce un figlio nel mondo Teleste: lo prende in braccio. Nello stesso intervallo mette il pollice dentro il pugno di questo bambino che lo stringe e il genitore non sa che quella presa è per sempre.

Il mondo Teleste prende tutto quell’iniziale fine ...

Il mondo Teleste prende tutto quell’iniziale fine per punta di stella che raggiunta la terra trapassando il suo mondo dal corpo celeste-, il nostro universo. La spiegazione sta vedendo l’ossimoro della morte che legge infinitamente sul mondo Teleste questi ascolti in “Solo Voce” Mondo ETNAGIGANTE. Tutto con spirito intelligente.

Arrivo a dire io! Io sono solo un corpo spirituale ...

Arrivo a dire io! Io sono solo un corpo spirituale immesso dalla natura in quest’aria di spazio che si addentra intelligentemente in ogni occasione di come la vita, consegna il seme nella portata del sublime animo umano. E da questo basso ossimoro la parola “si” fa carne per l’altezza celeste. Di fatto è dall’alto cielo che: è caduta per la prima volta la trasformazione batteriologica. Verso un luogo più basso il mistero cade e, il verbo non cambia, ma trasforma e, potrebbe così sperare moltiplicando con la stessa unica punta di stella la vita sulla terra. In altre parole che cosa non é mai stato detto agli esperti esseri umani? Anche se coltivato a piacimento di quest’universo-molto bene! Arrancano e il frutto della vita, come cavalli da corsa van com’io descrivo a te! Porta lettura per lui e, in tutti quanti voi, noi dentro l’anima per questa terra. Tanto naturale che dal cielo scendono lagrime di vita gioendo ogni volta che nasce un fiore. N
ella mia piena virtù prego per me e te! Quale non ci crediamo ancora a questo spirito intelligente. Così questa cosa comune e singolare nello stesso momento che vive la propria esistenza lo anima a vivere. Per se stesso negli altri soggetti che vengono dopo… ma che sono state prima di me animazioni della parola. Seguendo così il vivente corpo che a sua volta è con quest’universo. in ogni caso quindi, io si sono stato- dopo questi pochi righi: incominciato per esprimere tutto - il mio amore - per il libro della vita. Vengo qua per poi andare lì e una volta arrivato qui scrivo alla madre terra più che moglie vicina amante celeste. Quale non saprei definire Il mio libro che sì legge scrivendo e poi…e poi…e poi! Sempre alla madre che scrive, gli leggerei la favola che ha scritto per la propria casa ma che per sempre resterà l’amore di questo libro che parla della vera realtà che: non c’è pace in casa se non c’è amore nel mondo.