martedì 27 agosto 2013
27 agosto 2013
Amico Luigi come dire: per cortesia! Nel bisogno di
questo strampalato discorso che con te posso azzardare a pubblicare
lascia che avvenga senza problemi di giudizio perché c’è Lui che ci
metterà fuori dai casi meno imparati ancora per pubblicare confusioni e
belle cose cercate se vogliamo dire che la vita è bella. Le mie letture
non hanno tempo e tema da capire chi ha bisogno del sogno. Fin qui chi
mi legge scoppierà a piangere senza lacrime e delusioni di tanti amici
che scrivono così fuori dalla normale vita mia.
Non ho cielo e oltre a tutto mi mancano le ali. Di quell’aquila a vista
d’uomo e di molti animali terrestri che è di Dio. Pensiero, per superare
almeno la forma. Della quale m’ispiro lavorando la creta con le mani.
Umanamente in cuneiforme alla scritta biblica, più che essere In bilico
tra la vita e la morte di chi sa, essere seria. Scordando questo sguardo
unico riprendo il mondo. Quello dell’uomo naturale che: esplora girando
il paese; senza incastrarsi nel crepaccio di quella montagna. Che si
trova in Norvegia a Kjerag e si chiama"Kjeragbolten", in questo posto
ben sta il grosso masso proprio naturale come nella consapevolezza di
creare un giorno lo stesso e simile in creta. E in cuneiforme uscirà la
scritta perfetta; a ricordare Dio e l’uomo. Capace di trasmettere
emozioni così forti da lasciarsi tutto in bilico alla giusta domanda ...
e altrettanta risposta! Così penso io di non avere cielo. Per stare a
guardare questo mondo. - Pieno stato di veduta celeste. - Vuoto tra il
comune mortale. Che sa di essere in bilico; eppure si mantiene a
scrivere atti nascosti dal corpo poetico della parola. Quale fa elevare
lo sfogo di voce unica. E, che riprende la storia delle tante violenze.
Qual é così veloce da dimenticare il pensiero strampalato; ma che è
stato giusto spendere senza sprecare tempo. Tempo di consumare tali
parole sul posto che non centrano niente farlo di qua seduto in casa
della bella Italia e con le nostre energie assapora il paese di
Manfredonia il bene comune. Paese di mare circondato dalle montagne dove
ogni giorno l’aquila di Dio si posa come la parola fa eco per tutta la
valle, il paese in cuneiforme a San Michele Arcangelo. Di qua quest’eco
dell’anima prende il brivido della coppia coraggiosa vedendo
l’incapacità propria di esserci in quella circostanza che faccio a meno
di continuare la ricerca che arriva come una macchina del tempo.
Aiutando a salire, cosa non veduta oppure scendere chi non l'ha mai
vista la scala arrivata con le onde del mare in spiaggia di Siponto
Manfredonia. Uno spirito giusto, ma solo per misurare il coraggio. Una
cosa di terra e forza celeste. Qual sì é posto nella storia dell’uomo e
specialmente di loro che vivono insieme con l'anima di Monte. Da
viaggiare senza quella nebbia che oscura la veduta; e, con l’occhio
umano poco c’è per essere in bilico - tra cielo e terra. Tutto qui il
coraggio. Per vivere di quell’incastro- una storia culturale, che va
bene solo sulla pietra e non pagina scritta per Kjeragbolten". Ora che
avete finito di leggere avete capito sicuramente tutta la mia estrosa
capacità di mettere con l’eco dell’anima propria la voce di pazza idea a
continuare nel nulla di quel vuoto chiamato per niente per essere in
bilico al conciso pensiero che risponde sì! Ci sta …
domenica 25 agosto 2013
25 agosto 2013
Va bene , ma mi raccomando di farti sentire e poi...
Luigi, ti chiedo solo di pubblicare ....avanti vedi tu se vuoi leggere
le mie strampalate e fuori luogo per guadagnare. Bene! Vogliamo
investire veramente scherzando? Dico: sull’anima spirituale della mia e
della tua che è in questa naturale e interrogata risata? Tutto dipende
dagli investimenti, e sorrisi - valore più alto, e - in sostanza
l'aggiunta di un amico razziatore compagno mentore, prevedono di vedere
un sogno di film sulla simile compagnia e, ha voglia d’imparare a far
spesa ridendo all’interno del mercato unico della casa già negoziata
nell’investimento d’inizio passaggio onirico e, gioco. Si è pensato
veramente di andare nei negozi del paese fuori da ogni anima sognatrice
del pregiudizio - povero - ricco capace di tenere il portafoglio, Oh mio
Dio! Ero ricco e ora sono diventato povero, non ho più neanche il
borsellino con gli spiccioli restanti avuti durante il giro della spesa
investita e travolta dalla compera iniziale. Comprata prima. Arrivato a
questo punto, mi vien la voglia di chiedere se ha mai pensato Lei del
ricco padrone che voleva il contante e, che non potesse toccare nulla
come fai Tu! Di quel portafoglio, sognato. Vero! Ma, guadagnato -con il
sudore delle fatiche-. Genitrice di una zappata annuvola e, di ben
corrisposto ereditato e mai impoverito: della parola, -espressa dal
povero arricchito. La mia risposta non è per Lei se non di lui "sola al
vertice", molti passaggi - animi onirici - scherzano e sorridono come
padroni di niente e per nulla incapace di pensare di restar soli perché
spesso si svegliano e, non sanno come fare la scelta giusta, si scelgono
i più alti costi e titoli in valuta per unire i naturali pensieri ma
che lo spirito in pena frena scherzando sulla parola prossima che di
nuovo con la chiacchiera si uniranno! Tra il facciale di un cuscino
magico o del corpo sognatore che posa con spirito intelligente. Ci
troviamo sempre nell’ora dell’incomprensione tanto da riscrivere che non
avete capito niente e, questo lo so ed è per comprendere la fiducia che
vi aggiungo più spazio segnalando l’onirico passaggio del vivente
sognatore. Sognando di scrivere estrosi pensieri con mente uguale da
sentire personalmente nella mia persona tale cosa e, mi appello al
vostro giudizio semplicemente perché sto dentro il vero stampo d’autore e
come in un rione cinematografico mi aggiro scrivendo copiando il
copione. Non c’è modo di fare lo stesso nel simile film e... per
incoraggiare tutti a farmi leggere vede di attivare quattro risate con
se stesso, la famiglia, gli amici, e Dio, che è un brillante programma
per gli umoristi e ironici autori WOW lettura incomprensibile solo a
pensare alla sua veracità d’animo e, della risposta data per buona - con
questi strampalati pensieri scritti in forma anacoluti.
sabato 17 agosto 2013
16 agosto 2013
Ciao Luigi come stai tutto bene; io mi perdo oltre
quel nulla che non trova ragione perché chiede a te di pubblicare queste
strampalate a dire la nostra ci piace o meglio mi garba che avvenga
così. Pubblicando con il tuo aiuto le mie. Fin qui ti chiedo di farlo
sempre con me lasciando ogni contraddizioni e, un giorno chi sa! Ha
provato a scrivere nella sua singolarità, liberando il gesto umano
sull’animale a quattro zambe senza tralasciare le due dell’amore.
L’animale a due gambe si svezzava senza spaventare se stesso
dell’incredibile uomo, il suo vero sentito - pubblicato con proprie foto
che potete rileggere da voi traducendo il perché. Non sono mai stato
capace d’inferire con me stesso coinvolgendo gli altri con stima mi
perdo oltre quel nulla e mi ritrovo a scrivere sempre di più il niente
che accorpa il naturale pensiero degli uomini terrestri.
La domanda è: perché ognuno di noi i suoi figli di pace e di guerra
ossimoro a caino Abele per amore risponde. Che cosa importa alla gente
se Gesù è destato dai morti; tanto da credere: alla domanda che viaggia.
Per tutto l’universo, - solo per acchiappare inafferrabile parola. Da
sentirsi vicino il creatore. - Con la religione di ogni razza.- A
credere: senza lì come e senza lì perché. Sì eppure in quel tempo cui
morì sulla croce il nostro Signore: la gente di Corinzi non volle
credere a questo miracolo divino. Allora io mi chiedo e domando giacché
ognuno di noi ha un sentito religioso personale e per aggiunta legata
alla parola del San Dio di lassù. Ci rimane della sua grandezza questa
piccola parte di pensiero, che cade posando sul corpo interiore
dell’uomo- la divinità per eccellenza divina? Perché io devo credere a
cose che neppure chi ha vissuto in quegli anni ha creduto? La risposta
mi è stata data dalla mia voce interiore. Vale ad affermare quello che
ho detto sopra con il sentito religioso. Quale combatte ogni forma di
filosofia politica che ricordano a tutti noi di accettare il verbo di
Dio e, tutto questo perché è l’oppio dei popoli. Può anche essere così
una parte di questa droga io la trovo in me ma non mi allontano dalla
fede che mi salva sapendomi in mezzo alla gente serena e capace di
sorridere. Ridere con voi e in mezzo a tutta la gente mi fa sorridere e
gratuitamente lascio agli altri di pensare che basti un po’ d’amore per
credere all’Universal pensiero del padre celeste. Qual ci basta per il
nome del primo sacerdozio che è la pace universale. Fin qui tutta questa
pace mi fa essere felice e forte per ricordare agli altri che vogliono
farsi la stessa domanda come risposta c’è il paradiso. Dante è solo un
percorso di riflessione la mia lettura va verso quel viaggio d’ognuno
ovunque il qualunque trova e testimonia alla lettera la fede con la
propria testimonianza. Io porto testimonianza che Lui c’è vive in mezzo a
ognuno di noi. Basta aprire il cuore e vivere del necessario. Le cose
sfarzose e superflue come a volte sono le mie che fanno venire il mal di
testa Lasciamolo al tempo che trova la lettura di una mente estrosa.
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