martedì 24 settembre 2013
24 settembre 2013
Finalmente ti vedo e capisco che devo avvisarti di
questa mia che ti avevo mandato ma che non é stata pubblicata. Così
senza leggere e scrivere altro pubblica e ti dico come sempre loro per
cortesia!E da ieri che non ti vedo in chat. e scusami se in questo
strumento operativo é poco il saluto che ti sto dando ... a modo per
intenderci almeno noi che sappiamo quanto il peso della parola porta
nella velocità di quelli come noi che: siamo bravi a scrivere e farlo
viaggiare come risuscitare certi pensieri che a volte fanno male se non
hanno questa valenza per essere se stesso a dire vocalizzando tale
parola d'inizializzazione. E' lui! Proprio quest'anima che: e, si
riconosce non per la testa inclinata ma nell'essere "io" quello, che
ricorda la simile di quel corpo d'Antonio Tomaiuolo. E vado subito per
la prossima pubblicazione proprio come hai fatto tu che nell’ufficio tuo
operativo com'è mi hai subito fotografato e pubblicato nella privata ma
comune chat a dire la nostra che è poi la mia verosimile alla tua. E
che a te non manca il tempo … e poco troppo lì ossimoro, ma arrivi
sempre al traguardo di come un tax -, Bus di linea e pullman da spiaggia
- ti qualificano e arrivi come questo insolito personaggio “ormai
chiamato”: dagli amici ALIAS “PENSIERO STRAMPALATO".
............................................Carissimo Luigi, così voglio
oggi salutarti scrivendo in questa chat nella speranza di non ripetere
la parola “anzi” detto per il Buongiorno e Bongiorno; perché tutto
questo: solo a causa di una spiegazione semplice e coerente che va dalla
mia ignoranza elementare agli studi di alto e basso livello da valersi a
capire chi scrive e chi legge i miei scritti. In altre parole diciamo
che alla fine per me - poi - non ha nessuna importanza ma ha la valenza
di scrivere bene incolla in colla. Fin qui cancelliamo una volta per
sempre quest’ironia che porta la sorte, vuole che io non abbia potuto
frequentare il liceo e neppure andare al magistrale. Che cosa voglio
dire in parole povere non è che Antonio il medesimo è ignorante della
vita quotidiana ma solo dello studio. Quale a distanza di molto tempo
apprezza di più e cerca in tutti i modi di capire e migliorare la sua
forma e non solo quella grammaticale ma anche lessicale perché saprebbe
sforzarsi indagando una volta che gli toccasse scrivere il dilemma solo
per vocazione e non di come idealmente attraverso questa memoria che già
sopra è stata indicata come recupero ma solo per poterlo avvalere della
padronanza. Vale a ricordare della parola specificando la ripetizione
per reputazione e sai perché? Volendo una persona di media cultura
generale con un buon senso di umanità capisce molto bene la persona che
ha difficoltà di comunicazione orale e soprattutto scritta.
L’affermazione mia è quella scritta perché, con il parlare me la cavo a
dialogare e, penso di farmi capire molto bene. E poi i concetti da loro
che rispondono non è che sono tutti in parallelo e in sintonia tra esso.
Tu per esempio hai capito subito copia in colla perché hai voluto
seguire l’anima del buon lettore e non dello scrittore che poeta tu! E
Lui ci sta dentro questa mia che niente ha a che fare con la poesia. Ma è
sempre pure un’espressione umana quella che sta scrivendo l’amico
Antonio e quindi si capisce che non compra e vende colla da falegname ma
di lettere e pensieri che portano come queste parola a capire e
rivedersi bravo o asino come il primo giorno d’asilo o scuola senza aver
avuto modo di apprezzare con il tempo di come ha fatto quest’anima
oggi. Allora cosa ho pensato amico mio … volendo ricordare la parola:
per cortesia! Mi chiedo senza quella domanda di diario … tanto da
rispondere subito e con coerenza e rispetto verso quelli che amano la
verità. Apprezzando il giusto talento al di fuori degli studi a modo
universitari che va nella persona - capace di portar frutto, come
l’albero di Dio: moltiplicando il simile con le sue radici. E non come i
parassiti che vivono dell’altro e non del loro frutto che uno solo
hanno ed è nella parola che prima ha detto l’amico medesimo. Qual è,
parassito. Nella vita non ho sempre lavorato, anzi meglio faccio a
mettere due punti venendo a spiegazioni della propria anima. Due punti:
forte questa vero? No! Allora bella la forma a dire? No! Insomma stai lì
e andiamo avanti seduti stante, da far divertire chi piange senza
lacrime. Le lagrime di coccodrillo lasciamole alle persone che hanno
solo saputo costruirsi la maschera del momento. E quindi io li riconosco
e di loro non mi va di scrivere niente se non solo che sono lacrime a
secco nel dire pianto senza lacrima. Spero di farmi capire e che basta
un sentimento pieno per affermare l’amore che l’intera umanità essendo
Dio pieno di questa parola ricordiamo quello che vuole da noi …: mi
fermo qua … altrimenti potrei impazzire solo al pensiero di andare a
comprare la colla del falegname per incollare la giusta parola scritta
avanti. E poi se penso al maestro elementare che insegnava, affianco
alla classe che frequentavo io. Fin qui, arrivo ... in collare la mazza
che dava bacchettate ai suoi alunni - sulle mani - ogni volta che
parlava senza essere interrogato. E questa non mi va di dimenticare; e
allora giusto ricordare - che una persona- volendo dare di più e con
amore capisce. E non fa … tanto vero che il maestro il mio che non fa
nome non usava la mazza. Per lui quella cosa era come diciamo noi vecchi
tornati bambini la bacchetta magica e come faceva male specialmente se
non mantenevi la botta, si alzava come la pietra e volava di nuovo ad
accarezzare fortemente più di prima la mano che già rosa era non della
vergogna ma dalle botte che aveva preso. Così che oggi posso aumentare
la sfida a chi sa, essere brava solo a criticare senza guadagnare una
critica costruttiva come la donna ancora ignota a Luigi umile e amico -
da far crescere con saggezza l’anima di Dio. Divide la mia come modulare
da far crescere sempre di più questo modo di essere semplice e coerente
seppure succeda molte volte e dico spesso c'è il contraddittorio.
Scrivendo a modo proprio senza quella scomparsa parola anacoluti che
sono sempre presente in questo strampalato uomo che ha superato la mezza
età.
sabato 21 settembre 2013
21 settembre 2013
Finalmente ti vedo e capisco che devo avvisarti di
questa mia che ti avevo mandato ma che non é stata pubblicata. Così
senza leggere e scrivere altro pubblica e ti dico come sempre loro per
cortesia!E da ieri che non ti vedo in chat. e scusami se in questo
strumento operativo é poco il saluto che ti sto dando ... a modo per
intenderci almeno noi che sappiamo quanto il peso della parola porta
nella velocità di quelli come noi che: siamo bravi a scrivere e farlo
viaggiare come risuscitare certi pensieri che a volte fanno male se non
hanno questa valenza per essere se stesso a dire vocalizzando tale
parola d'inizializzazione. E' lui! Proprio quest'anima che: e, si
riconosce non per la testa inclinata ma nell'essere "io" quello, che
ricorda la simile di quel corpo d'Antonio Tomaiuolo. E vado subito per
la prossima pubblicazione proprio come hai fatto tu che nell’ufficio tuo
operativo com'è mi hai subito fotografato e pubblicato nella privata ma
comune chat a dire la nostra che è poi la mia verosimile alla tua. E
che a te non manca il tempo … e poco troppo lì ossimoro, ma arrivi
sempre al traguardo di come un tax -, Bus di linea e pullman da spiaggia
- ti qualificano e arrivi come questo insolito personaggio “ormai
chiamato”: dagli amici ALIAS “PENSIERO STRAMPALATO".
............................................Carissimo Luigi, così voglio
oggi salutarti scrivendo in questa chat nella speranza di non ripetere
la parola “anzi” detto per il Buongiorno e Bongiorno; perché tutto
questo: solo a causa di una spiegazione semplice e coerente che va dalla
mia ignoranza elementare agli studi di alto e basso livello da valersi a
capire chi scrive e chi legge i miei scritti. In altre parole diciamo
che alla fine per me - poi - non ha nessuna importanza ma ha la valenza
di scrivere bene incolla in colla. Fin qui cancelliamo una volta per
sempre quest’ironia che porta la sorte, vuole che io non abbia potuto
frequentare il liceo e neppure andare al magistrale. Che cosa voglio
dire in parole povere non è che Antonio il medesimo è ignorante della
vita quotidiana ma solo dello studio. Quale a distanza di molto tempo
apprezza di più e cerca in tutti i modi di capire e migliorare la sua
forma e non solo quella grammaticale ma anche lessicale perché saprebbe
sforzarsi indagando una volta che gli toccasse scrivere il dilemma solo
per vocazione e non di come idealmente attraverso questa memoria che già
sopra è stata indicata come recupero ma solo per poterlo avvalere della
padronanza. Vale a ricordare della parola specificando la ripetizione
per reputazione e sai perché? Volendo una persona di media cultura
generale con un buon senso di umanità capisce molto bene la persona che
ha difficoltà di comunicazione orale e soprattutto scritta.
L’affermazione mia è quella scritta perché, con il parlare me la cavo a
dialogare e, penso di farmi capire molto bene. E poi i concetti da loro
che rispondono non è che sono tutti in parallelo e in sintonia tra esso.
Tu per esempio hai capito subito copia in colla perché hai voluto
seguire l’anima del buon lettore e non dello scrittore che poeta tu! E
Lui ci sta dentro questa mia che niente ha a che fare con la poesia. Ma è
sempre pure un’espressione umana quella che sta scrivendo l’amico
Antonio e quindi si capisce che non compra e vende colla da falegname ma
di lettere e pensieri che portano come queste parola a capire e
rivedersi bravo o asino come il primo giorno d’asilo o scuola senza aver
avuto modo di apprezzare con il tempo di come ha fatto quest’anima
oggi. Allora cosa ho pensato amico mio … volendo ricordare la parola:
per cortesia! Mi chiedo senza quella domanda di diario … tanto da
rispondere subito e con coerenza e rispetto verso quelli che amano la
verità. Apprezzando il giusto talento al di fuori degli studi a modo
universitari che va nella persona - capace di portar frutto, come
l’albero di Dio: moltiplicando il simile con le sue radici. E non come i
parassiti che vivono dell’altro e non del loro frutto che uno solo
hanno ed è nella parola che prima ha detto l’amico medesimo. Qual è,
parassito. Nella vita non ho sempre lavorato, anzi meglio faccio a
mettere due punti venendo a spiegazioni della propria anima. Due punti:
forte questa vero? No! Allora bella la forma a dire? No! Insomma stai lì
e andiamo avanti seduti stante, da far divertire chi piange senza
lacrime. Le lagrime di coccodrillo lasciamole alle persone che hanno
solo saputo costruirsi la maschera del momento. E quindi io li riconosco
e di loro non mi va di scrivere niente se non solo che sono lacrime a
secco nel dire pianto senza lacrima. Spero di farmi capire e che basta
un sentimento pieno per affermare l’amore che l’intera umanità essendo
Dio pieno di questa parola ricordiamo quello che vuole da noi …: mi
fermo qua … altrimenti potrei impazzire solo al pensiero di andare a
comprare la colla del falegname per incollare la giusta parola scritta
avanti. E poi se penso al maestro elementare che insegnava, affianco
alla classe che frequentavo io. Fin qui, arrivo ... in collare la mazza
che dava bacchettate ai suoi alunni - sulle mani - ogni volta che
parlava senza essere interrogato. E questa non mi va di dimenticare; e
allora giusto ricordare - che una persona- volendo dare di più e con
amore capisce. E non fa … tanto vero che il maestro il mio che non fa
nome non usava la mazza. Per lui quella cosa era come diciamo noi vecchi
tornati bambini la bacchetta magica e come faceva male specialmente se
non mantenevi la botta, si alzava come la pietra e volava di nuovo ad
accarezzare fortemente più di prima la mano che già rosa era non della
vergogna ma dalle botte che aveva preso. Così che oggi posso aumentare
la sfida a chi sa, essere brava solo a criticare senza guadagnare una
critica costruttiva come la donna ancora ignota a Luigi umile e amico -
da far crescere con saggezza l’anima di Dio. Divide la mia come modulare
da far crescere sempre di più questo modo di essere semplice e coerente
seppure succeda molte volte e dico spesso c'è il contraddittorio.
Scrivendo a modo proprio senza quella scomparsa parola anacoluti che
sono sempre presente in questo strampalato uomo che ha superato la mezza
età.
martedì 17 settembre 2013
17 settembre 2013 - Parte terza
Ci sono riuscito ho fatto copia e in collaPenso che:
non sono forse nel verbo di chi attiva forse l’altro che accompagna a
parola giusta e, si afferma per ricordare che non sarà per niente
l’ultimo come spero di non essere neppure il primo a scrivere che la
fiducia da tanta forza e volontà a tutti - per cambiare questo mondo a
una vita migliore.
La bibbia come il Signore ci aiuta moltissimo! A discernere con la sua
parola “la gente” ma poi entriamo nel contraddittorio. Perché: senza
fiducia reciproca non si arriva da nessuna parte – “sfiduciato”! Bisogna
mettere in moto il meccanismo nuovo dell’intelligenza umana macchina
che viaggerà domani e spero da questo momento prima possibile fiduciario
nella verità e non solo per il tempo di progettare con coscienza l’atto
che ci offrirà a tutti la stessa domanda che Lui il santo di Lassù
rispondendo nella simile ci porti tutti nella via del paradiso senza
pensare di questo mio … il contrario. Perché oggi è così che si va
avanti ed io determinato perché vivo anche in casa della mamma dei
nostri figli questo pasticcio di malignata educazione. La colpa di chi
è: lasciamo stare e andiamo avanti a scrivere il concetto che non sarà
facile capire se non si avrà fiducia. Ci vuole la fede vera ma se non
crediamo a questo cambiamento difficile raggiungere l’obiettivo che nel
buon progetto personale o di stato maggiore o mondiale universale che
dell’idea stessa ti farà schivare al 100% l’inferno. Le mie non sono
congetture, perciò, per non andare più in quella direzione c’è bisogno
di proseguire sulla giusta via in strada che a dire oggi apre parentesi.
(Proseguendo la giusta strada senza quel bivio); che ci porterà tutti a
pensare qual è la via giusta da prendere per arrivare in paradiso. E a
quel bivio troviamo il Signore che risponderà secondo l’uomo. Vale a
dire pensando al contrario perché noi siamo una massa di deficienti che
diffidiamo persino della nostra sorella o fratello che sia padre o madre
dello zio nonno e della nipote bisnonna cugino a mia moglie o tuo
marito donna! Ci troveremo alla fine tutti a questo bivio – allora cosa
facciamo o FAREMO domani.
Tutti quelli che conoscono la parola del Signore sceglieranno il
contrario di quello che ha detto l’anima che stava al momento della
domanda. E non vuol dire al centro, ma solo posto attuato a questa
storia. Che bene facciamo a fermarci qua perché si è intesa così bene la
cosa che dobbiamo cominciare a cambiare prima il nostro spirito. Nel
volere sempre la verità e non raccontando mai bugia da valere la strada e
la via giusta che sentono tramite la verità. Il male: questa verità non
la dirà mai e allora solo se riusciamo a capire sentendo lo spirito
santo possiamo raggiungere senza difficoltà nella sua bestemmia. Quale:
sapendo come pensa, l’uomo farà il contrario. Proprio come facciamo oggi
noi tutti gli umani compresi, il soggetto. Che solo Gesù Cristo sa di
essere nella verità più totale della parola di zelo santo in tutta la
sua ribellione e congetture franche. Fin qui Antonio è convinto che: è'
tempo di cambiare ricambiando tutto con la fiducia, La voce del signore
ci aiuta molto ma se diffidiamo senza dare ragione a noi stessi che
intendiamo amare gli altri come a dire di noi stessi non sapremmo mai
più distinguere il verbo presente con quello futuro che appare nuvoloso
ombroso e oscuro in tutte le parti che vede l’occhio umano.
17 settembre 2013 bis
Ciao Luigi oggi ho scritto qualcosa ma appena finivo
per farteli pubblicare tu sparivi dalla chat Bene e te lo chiedo: per
cortesia!!!!!!!L'arte dello scrivere non é simile a quello che pensi di
tradurre quando affermi non è colpa mia. Impara perciò a dire le cose
come ha già risposto Federica: lasse pérde … anche se devo ammettere che
nasciamo tuttora con la parola. “ARTISTA”: e sì! Sono tutti un po’
artista, poeti ma il talento non tutti lo sfruttano a dovere – certo -
bisogna mettersi a disposizione della cultura famigliare prima poi del
paese e ancora a finire della nazione che sta bene farlo in EUROPA.
Scrivere non è come parlare ma quando devi esprimere un’espressione
vuota dall’ossimoro pieno: di cazzate e parole superflue. Migliore fa
l’anima dell’amico tuo - Benfini Michele - a non muoversi con la penna e
neppure tastando i tasti di una tastiera a ripetermi che tutto può
essere il contrario di tutto dipende dall’articolo dal tema e dalla
poesia che si vuole scrivere, liberamente, riassume come quest’ignorante
elementare sa fare meglio e possiamo provare in chat e questa è una
sfida per i dotti e dottorini dell’ultima ora. Conoscevo una persona che
faceva il conciso sulle tante e molte parole con pensieri superflui -
sindacalista nello stabilimento Enichem di Manfredonia. E si chiamava
esattamente come te – bravo di tutto il diritto dei lavoratori – ma poi
anche lui è dovuto partire per Beccaria (BICCARI) mi pare …. Paese di
provincia <Foggia> Che cosa voglio dire: niente che porta a
mostrare nulla facente di questa mia che non è e nemmeno lo sarà per i
prossimi millenni scrittura e lettura. Difatti io richiamo lo scafandro
per andare giù sotto come il palombaro a trovare la perla sott’acqua-non
dimenticando mai le pinne e la maschera con bombole. Fin qui Siamo seri
perché di persone che frequentano gli atenei tra cielo, mare e terra
come a dire solo capace di scrivere fregnacce e, tu sei come loro che
giudicano e, io - ne ho visto a iosa. E credimi entrano tutti dalla
porta di servizio non da quella simile dimostrazione che: Porta o non
addice cancelli di ferro umano ma di carnea in similitudine risposta
all’ignorante elementare come l’é Antonio. E sono io forse il
giudicante... o loro ... e mi sono rivolto direttamente alle persone
capaci di dialogare con lo scritto a modo rimanente vola parola e non
sola quella dei santi. Ora volendo capire cosa ha scritto Antonio devi
rileggere almeno venti volte questa pagina così apprendi sempre che non
sei diventato pazzo prima di parlare di altre cazzate e chiudo.
lunedì 16 settembre 2013
17 SETTEMBRE 2013
Ciao Luigi sento che sei a scuola e, stai lavorando,
sempre che non mi sbaglio però - oppure ma si! Gli amici sempre cose
buone fanno! E allora pubblica la mia ... e che ora mi fermo. Perché non
ti vedo più in chat... appena ti osservo con il puntino verde, ma si
... sai che faccio: esco da qua. E vado sul programma Word e con calma
scrivo all'amico Leonardo che tutto gli piace fare a cominciare a vedere
film o a scaricare i simili anzidetti. Comunque esco e poi vedo di
pensare ma io non trattengo il cervello di quel poco che ha il corpo mio
<Antonio> lo tengo libero di fare a suo piacimento che bello! In
altre parole penso che questa volta le cose non usciranno come si deve
fare per migliorare la continuità dell’arte mancata a scrivere. Perché
non ha mai letto prima di conoscere libri migliori e buoni - che
confusione ha intesta l'amico. Seneca diceva se devi leggere e farti
amico qualcuno degli autori che scrivono libri. E dico LIBRO con lettere
maiuscole- fallo con i migliori autori di piazza, ma soprattutto deve
essere scritto bene. Deve scivolare - da toccare il profondo animo -
della vita universale. Devi sempre leggere libri buoni e non stare a
perdere tempo con questi miei che non gli somigliano per niente come il
nulla che ho perso l’altro ieri e oggi? Sempre la stessa suonata cambia
umore ma le note sono uguali a questa mia vicissitudine che a seguire le
orme tastano lo stesso amico senza maestro di vita a dire che c’è Lui
che non disprezza mai nessun artista musicista che non è, vale la pena
annotare tutto anche di queste strampalate notifichiamole così.
Ciao cosa dice il tuo diario senza tante parole - va scritto qualcosa - e
allora: non aspettare a domani - quello che possiamo fare adesso.
Facciamolo a sue spese perché l'ora è arrivata tanto lento che mi
lamento avere un amico che scrive giusto il peso della sua farina. E
intanto io chat ma tu niente da fare a te basta mettere quattro kg di
pane due fotografie un filmato con più biciclette magari vicino a un
amico che aiuta la rimozione delle altre chiacchiere che nessuno li
compra mai. Vero pure che bisogna essere prudente Facebook non è cosa da
niente. Se ci sarà 5miliardi di persone che vorranno chattare domani,
significa che dobbiamo assolutamente ricordare che ci siamo pure noi ti
pare. Sempre che non ci abbiano conteggiato. E se hai letto SULLE ORME
DEL MIO MAESTRO, IL PROF. TOMMASO ADABBO su MANFREDONIA notizie. IT
Avrai sicuramente preso alla lettera quella dicitura che ha portato
Sipontina Mazzone a scrivere tanto quanto ne ho pubblicato io sui siti
pensieri strampalati di Antonio Tomaiuolo. Ti riassumo a chiare lettere
specifiche l’essenza di quella simile in articolo per Tommaso Adabbo.
Professore che io non ho conosciuto mai e perciò cesellando il suo
linguaggio scrivo parola per simili pensieri che avvertono ogni artista
d’ispirazione comune il singolo articolo. Articolato alla parola “la”
semplice cesellata da me poco poeta e meno ancora artista di come dicono
quelli dell’ultima ora. Perché non è per niente padrone Antonio di
queste favolose parole ma come si dice a volte, l’allievo supera il
maestro. Così io scrivo a te per capire me stesso di quelli partizioni
facili da imparare e ricordo persino le espressioni nelle sue
spiegazioni diceva affermando Sipontina Mazzone che ha occupato la
cattedra di Disegno e storia dell’arte nel 1978 ed è rimasta sino al
1996. Cosa mi ha colpito di questa storia intanto ti dico che io ho
festeggiato con gli amici montanari il 50°anniversario - commiato di
scuola elementare con il Maestro Marziliano. A dire per non farla tanto
lunga la mia che non è per niente dotata di quell’espressione così
comune che tutti capiscono senza tirare a malapena di quella grande
umanità che oggi produce profonda cultura, nobiltà d’animo, piena di
quella disponibilità franca a ricordare il bisogno di scrivere che in
quegli alunni c’è oggi il Dottor Prencipe. Quale servitore di profonda
ammirazione l'anima verso il mondo estetico. E vede oggi da parte di mia
nuora essere sua paziente contenta di avere come Dottore un umile uomo
che si è fatto guidare dal suo maestro prima delle medie a continuare
con coraggio per poi avere risultati eccezionali alle medie e liceo
classico a finire l’università che l’ha portato oggi a quello che è
Dottore di medicina. Ora non per plauso a mia nuora Gessica che: parla
molto bene di questo Dottore di famiglia. Bene! Lui come Sipontina ha
guidato seguendo le orme del maestro ecco perché spero in te a un
miglioramento logico. Spero che anche tu ti alleni a scrivere un po’ di
più che basta dire mi piace condividi ci vuole tanto a dire che c’è
molto bisogno anche della tua opinione che non sarà franco se hai da
criticare e poi c’è da scrivere, senza quella rassegnazione continua.
Fin qui il verbo è d’obbligo alla persona che intende invitare a
continuare a cercare oltre il nostro passaggio per una vita migliore. E
veniamo a scrivere per dire che ogni giorno che accendo il computer,
apro internet e spalanco face book il mio diario potrebbe domani
sembrare una cosa vivente che: fa domande smorte - come l’effetto che si
riscrive la noia ma soprattutto per capire a cosa stiamo veramente
pensando se va bene. A cosa stai pensando? Non pensavo prima che
arrivasse questa scritta sul mio diario. Bene con questa cosa così
facile non rispondo scrivendo nulla di me. Io Lo faccio forse con niente
che possa escludere la riflessione “pura di quest’eco”! Riflettendo
sugli alunni diventati oggi grandi uomini perché hanno capito come me la
vita vera e, sulle cose da scrivere. Io sono di casa come voi e, mi
pare che per ora non c’è solo internet ma c’è di più alla domanda la
risposta giusta. Perché ci sia il commiato ossimoro ai festeggiamenti e
lacrime della scuola elementare hanno bisogno di ricordare prima la cosa
che va così detta: da commentare e non del Titanic o della vita mia. La
Grande defunta nave si sa per la consapevolezza di essere sotto il
livello dei piedi umani che sono anche i miei. E non si annida come
l’aquila di dio ma come pescecane di mare aperto. Quale solo nei film di
Walt Elias Disney, più noto come Walt Disney (Chicago, 5 dicembre 1901 –
Burbank, 15 dicembre 1966), è stato un animatore, fumettista,
imprenditore, e dicevo fantasticando come gli animi naturali che oggi
sono qui a festeggiare il commiato 50°della scuola elementare che non ci
riporta negli anni ma possiamo meravigliare chi possa non morire di
questa magia vera che è la nostra con la vostra presenza viva. A partire
appunto da me che scrive per confrontarsi con le foto che pur parlano
nel loro silenzio. In altre parole, c’è vita vera vissuta affianco a
Michele Lauriola reporter di dibattito e confronto puro. Il quale ha
saputo fotografare con le sue macchine professionali l’immagine vissute
del momento che già si vede, festeggiano il Titanic partito 4anni fa
nella speranza di non affondare mai più sul più bello che incontra la
fantasia d’Antonio simile per poco e dico minimo a quel grande
imprenditore di Walt Disney e, non ci sono altri. Quali fino al momento
che scrive Antonio a Lui vicende come questo accommiatare di commento
unico che non scatena, ma rompe nell’anima ogni guasto da aggiustare con
sublimi parole d’Antonio Tomaiuolo. Non centra niente Emanuele Kant ma è
stato (uno dei più importanti esponenti dell’illuminismo) e parlo del
vero settecento … come la contemporaneità di oggi in me la vita che
innalza l’anima di ogni colto studioso di scritturali antiche che
riportano resurrezione alle vicende scatenate senza storia alcuna a
ripetere della croce santa del principio perfetto che basta per essere
destato dalla morte qualunque ovunque il corpo animato si trova a girare
il film di Dio. In altre parole cerco senza copiare dell’animazione
consumata sui bambini la vita vera che vive con dibattiti
impressionanti, affascinanti, avvincente come Gesù Cristo tornato a noi.
Bella la vita che simili passi si avvengano leggendo libri e quaderni
dei tempi antichi. Ora qui da noi si parla di nuovi miracoli che a voce
scritta non uccide l’ammanco del contributo pubblico e nemmeno sfiora
l’editoria in crisi. Non si tratta solo di miracoli trasformati come
magia di finanziamenti ai giornali di partito, ma anche – per esempio –
dei prepensionamenti. Ecco mi chiedo come mai questo (inclusi piani e
strategie editoriali) non sia oggetto di discussione pubblica. Ora
capisci perché mi hanno chiamato come l’arrivo di tanti pensieri che
messi in atto tende a soddisfare solo la sua mente estrosa ecco perché
oggi c’è qui Alias pensieri strampalati. Amico che chiede solo di essere
letto fino a capire d’uscire matto come me che scrive e stanca l’anima
tutta di un fiato essa si esprime con tono fuori dello sferzante amico a
dire che i pensieri non sono i miei ma chissà dove li vai a pigliare. A
volte non ha tutti torto ma non è sempre così dipende cosa ho avanti e
altro che voglio ospitare ma sempre con questa mente estrosa a pigliarla
bene grazie. Per complimentarmi con i miei lettori se ci sono a iosa
che è bello essere dalla vostra parte se continuate a criticarmi senza
quella confusione che è mia. Mettendo umore e amore per gli altri
simili a voi che non scrivete mai un niente. Di fatto c’è il nulla
intorno a questo diario pieno di disegno e belle arti. Fatte da te! Poco
c’è da disprezzare! Niente - perché cristo mi piace; e così ho
condiviso - la croce "salva" non solo gli artisti mancanti. In questa
società dove manca persino il tempo per chiacchierare dialogare con il
primo arrivato intorno al tavolo di un bar o ristorante da consumare un
pranzo insieme per non restare solo qui o la a pensare ciao e non mi
basta e scusami sé è tanto poco che freno a scrivere di me nel più dire:
cesellando parole e nulla più da tesoreggiare domani le nostre memorie a
fine di sfogo per chi non sa essere se stesso per gli altri a chiudere.
domenica 15 settembre 2013
15 settembre 2013
Ciao Luigi, un po’ per programma da stabilire il
giorno che potrà “variare”: di queste due giornate una è quella che
sceglieremo insieme e che va … o andrà … – “valli a capire i verbi”!
Quali tempi é già stati detti bene tra il 28 e il 29.09.2013 si parte e
via per S. Matteo.
e scrivo a te per gli amici perché: il vero scritto di un amico e
come il suo paese che personalmente annuncio anche perché totale è la
Città che mi ospita con tutta la famiglia e questa è Manfredonia; e
anche perché la vedo spesso con l’obiettivo fotografico il tuo
<Luigi>. Fotografato molto spesso dai posti più nascosti e visti
in ossimoro perché vocalizzo da questo punto di vista anche quelle della
settimana scorsa e rivedi il villaggio "Ippocampo" -provincia di
Foggia. "Italia Europa". Orizzonte a vista d’occhio e funziona la
scoperta da fare il giorno dopo a dire domani rivedendo altre fotografie
belle più che mai scattate da te! Luigi Rignanese – Lui afferma che si
riempiono d’estate questi villaggi abbandonati quasi tutto allo
straniero e ai Partenopei napoletani . E d’inverno difatti c’è poco di
nostro a dire in lingua “VERNACOLO”. A volte in quei giorni dopo la
stagione estiva non vedi neanche una persona che cammina a dire: “ne ce
vide manche n’anime a vive”. E delle altre principale foto che faremo
parlare gli amici di domani a cominciare da questo silenzio che esprime
miglior parola per rivedersi Sabato 28 o Domenica 29 settembre giorno di
S. Michele e, ci penserà il tempo sempre che non si guasta la cosa e,
ancora a ripetere se ci sarà il sole o meglio è una buona giornata per
farla questa … che oggi programmiamo. Bene! A parlarne della loro
giornata e annata di silenzio diventando una prova a ricordare che: non
centra il poeta di quest’ultima scoperta nell’ora del sole d’estate
identificato nei conti della propria immaginazione giacché é partita in
posizione strana. Ora sì è fatto tardi e non sa più raccontar fregnacce.
Chiudo per farmi di tutto quello che ho scritto sempre se vivrò di
questa idea sabato 28 o Domenica di come sopra detto faremo i poeti che
si raccontano con la fotografia e resta a dire. Buonanotte! E’ stata
scritta ieri sera tardi e la pubblichiamo questa mattina sempre che tu a
casa lavori in internet … altrimenti domani si legge per come è stata
scritta. Pubblicala nei sito pensieri strampalati di Antonio Tomaiuolo.
Grazie
sabato 14 settembre 2013
14 settembre 2013
Ciao
Luigi sai della seconda simile che come la formula matematica non
cambia nulla dei vecchi addentrati pensieri che al termine non portano a
niente di tutta la sommatoria introdotta da me e quindi sai quello che
devi fare. Perché: Il giorno è venuto, come il mondo intorno a loro,
come dire che il sogno ancora tratta l’onirico passaggio che sa
d’illuminare tramite coscienza e che tra questa storia c’è l’occasione
per dire della stella madre che augura la parola per l’amore del massimo
pensiero a leggere vicino a quell’unico ombrello senza goccia sul
vestito perché parato da tutto il momento rimasto coccolato d’immagine
foto. Simbolico impegno per il quale sì è detto di scrivere con il
proprio sentito amore - verso la luce che è vera. Veramente detto come
una postazione e sogno d’illimitata realtà ma un grande ombrello si vede
come il cielo che manca alla persona senza spirito che copre il
pavimento della terra. Non c’è pacchetto di nuova lingua diventato
silenzioso, per tutta la gente che coincide con il passaggio onirico
d’Antonio Tomaiuolo. Così non ce la faremo mai se sfugge al sogno che
tiene lo sguardo sul mondo che gira e, guardando, rende conto che non ha
niente da dire, così ha introdotto la pioggia, ma l'acqua
dall’’eccezionale cielo lentamente scende come tutte le stagioni e
giorno e notte ricomincia come il sogno magico dello straordinario
passaggio onirico umano che verso il basso, ha di questa parola tuttora
nel silenzio coperto da Gesù Cristo. Impegno evangelico con la Cina, che
è una buona cosa, il silenzio - quando non c’è di meglio da dire. Vero
silenzio tanto simile a quell’abito di Dio e che somiglia tanto al corpo
umano, Occasione da sfruttare e, che non può essere lasciata solo ai
Cinesi fuori zona rientrando a dire che: con quell’aiuto sguazzato sotto
l’ombrello di come una piscina aperta, strabilia l’anima vuota e, che è
senza quell’acqua di Dio. Va beh! Consente la magia che non è vera
l’illusione di un tappeto volante e più umano tanto da andare via subito
da quel passaggio onirico rimasto ancora per sognare l’ordine con gli
accordi dello strumento riconosciuto in Dio e che è il sogno bagnato a
modo. E che a tale modo c’è da chiedere al Signore di godersi la vita.
Senza confusione e rischi. - Risolvere molti problemi per zittire le
famiglie locali. Perché l'anima finirà per regolare velocità senza
intervento dell’uomo che tanto sa di continuare con il Padre celeste,
che ama la natura e l’amata musica delle gocce d’acqua che cadono a
terra leggermente come studio dello spirito umano e di più per aiutare a
mantenere un sano detto d’ispirazione a credere all’ombrello magico
messo sopra la testa e coscienza del suo sogno continuo e che è la
propria vita. Bene quindi - l'ordine di Dio non sarà inutile, perché il
sole confronta, ma non è il fuoco dei suoi raggi a dire che va a capire
soprattutto con Dio che ama leggere le addolciate Mute degli uomini
persone capaci di capire le parole toccate dai suoi raggi abbandonati
sensi d’illuminazione. Fin qui voltati un momento perché basta così e
chi lo sa perché non è più tornato senza quel tempio di Dio, su questa
terra che dondola e che il marcio dolore bagnato, a causa della
sofferenza e, talvolta, elevare come l'anima che si ritrovano i corpi
celesti. In altre parole si chiude come un risultato giusto portato dal
sogno che è in partita celeste lo spirito salutare in portata funzionale
e, trasversale della Terra. E ritorno a dire che:
L'ombrello come lingua che copre la parola “a” diventare muto, senza
nulla da dire; Egli copre il corpo che non sarà più bagnato dalle piogge
ma dall'acqua che scende lentamente dal cielo. E chiedere a Dio di
risolvere in famiglia i molti problemi che alla fine si aggiusteranno e
giungeranno all'anima coccolata con l'ombrello sano, da essere inutile
perché esce il sole e non tornano più le sofferenze per essersi bagnato
fracido.
venerdì 13 settembre 2013
13 settembre 2013
Ciao Luigi e dopo aver letto dei pensieri buoni
scritti da Benedetto Croce, mi è venuto voglia d’invitare l’amico
Michelangelo Rinaldi nato In Monte S. Angelo ma che vive con la moglie e
figli in Lombardia Milano città. E non penso ad altro di lui perché c’è
da scrivere un libro su questa stupenda persona che ultimamente non
riesco più a capirlo non perché fa lo scemo perché è tondo di carattere
forte e decisivo e sai perché è auto convinto di essere l’unico
caratteristico capace di vincere superando il maestro. Ripeto è molto
forte ed è tenace sempre con lui stai bene ma questa lontananza mi porta
a dire le contraddizioni che ci sono dentro di me e sì perché quante
volte sbagliamo a dire "un amico è per sempre" e quante altre volte
ancora ci sbatteremo la testa contro!
Quella che sembra un'amicizia infinita talvolta finisce per sfociare in
una sottospecie di "conversazione" che non riesce a continuare nemmeno
dopo un banale "come stai?". Rivolgendomi a Lui e facendolo con molto
affetto cerco …
Cerco aiuto per farvi stare meglio ecco perché prego iddio di trovarvi
sani e belli sempre colti come me che vive della contraddizione propria.
La mia che è disponibile a farvi perdere quella cosa, sa cos, é che ci
si scrive come quando e perché siamo delittuosamente presi
dall’innocenza degli altri. E noi cosa facciamo niente, nulla che possa
uccidere il male. Che c'è e perseguita ma che ci fa vivere
contemporaneamente con il bene e con il negativo e positivo ossimoro
alla legge di questa scrittura che vi ho dato prendendo il vostro tempo –
la parola di Dio aiuta a scernere questa nostra vita piena di
contraddizione personale. Perché non potrò mai arrivare all’uomo di
questa terra giudicando secondo la legge divina - creativa in tutti gli
aspetti umani prima di morire. Che questo corpo perfettamente in armonia
con Dio ama più della propria coscienza a dire con spazzi vuoti e
aggirare intorno al nulla da non vedere le proprie contraddizioni
proprio quando sta per giudicare lo spirito santo, ti aiuta con la
coscienza a scegliere sempre il bene. Eppure vive di quell’ignoranza
elementare che non si rende conto di scrivere come un liceale mai
ricordato appieno e con coscienza.
Il primo pensiero gira intorno a questa frase di Benedetto Croce. Perché
ho tanto bisogno di capire l’amicizia. Molte persone mi hanno scritto
com’io in lettera spedivo pensieri strampalati e superflui. Da capire
però volendo sempre l’amicizia - quella che ti fa pescare la perla
sott’acqua. A dire che stanca a leggere molto; ma poi ti rendi conto che
con queste anime non hai bisogno di affrontare le montagne. Perché lui
ti da tanto coraggio che non hai più paura di mettere lo scafandro e
immergerti sott’acqua. E di stare affianco l’amico che scrive tanto
superfluo a ricordare nel conciso del suo pensiero - uno solo e buono.
Difatti si scrive che con un amico al tuo fianco anche affrontare la
montagna più dura, non farà più così paura.
Cerco aiuto per capire e farmi intendere in lettera aperta all’amicizia,
quella vera. Provate a farmi capire cosa posso muovere per intendere il
vostro e il mio voler per forza scrivere così come meglio so prendere.
Organizziamoci come una festa raccoglie amici e lontani ritroviamoci a
scrivere in chat e senza troppo pensare scriviamo le cose che meglio
sappiamo dare.
Dopo aver scritto questo, penso di essere arrivato al punto di lasciare e
mettere cose che ho imparato dall’amico mio di Napoli. Lui è Salvatore
Maione, ma non gli farò la biografia. Perché nella zona dei partenopei
lo conoscono molto bene; è un maestro di ballo. E danza con la sua
palindroma ANNA (moglie affettuosa e piena di affetto nei confronti
degli altri) A dire che non si faranno mai vedere se: la casa di Maione è
ricca o povera troverete sicuramente dei valori molto forti e penso
alla famiglia di Dio per vedere la loro unione fatta d’amicizia e
d’amore per il prossimo e questo è tutto quello che volevo scrivere di
Salvatore Maione. Amico che mi ha scritto tante lettere, tutte belle e
piene di significati aggiunti al mio superfluo che a leggere ti fa venir
il mal di testa. EOVERO! Bene! Adesso leggetevi qualcosa di Benedetto
Croce …
Io penso che l'amicizia sincera non sia quella fatta di grandi
dimostrazioni di abbracci, frasi fatte o moine. I veri amici sono
sinceri, ti fanno notare quando e dove sbagli, te li dicono chiaramente
quando non sono d'accordo. Ti vogliono bene e te lo dimostrano con i
fatti più che con le parole. Il vero amico te lo dimostra il bene
soprattutto quando ti trovi in difficoltà é disponibile per te.
lunedì 9 settembre 2013
9 settembre 2013
Amico mio per quanto riguarda i pensieri strampalati
passa a questa pubblicazione per non mischiare l’artefatta. Perché deve
essere importante comunicare allungo termine per il successivo
strampalatamente che corrisponderà al messaggio retorico e ambiguo per i
contenuti e la passione perché ritornando a scrivere del “commiato
bisogno” compete il piacere di costruire qualcosa che affranca. Dopo che
è partita la discussione sull’articolo da fare al maestro elementare.
Il quale, ha scritto la sua lettera agli uomini di una volta suoi alunni
annunciava il commiato della sua classe elementare e con lui che hanno
iniziato a vedersi per rifare la stessa classe dopo cinquant’anni del
loro allontanamento e per arrivarci abbiamo avuto bisogno di moltissimo
tempo solo per organizzare quanto detto – entrando nel merito e, senza
farne una cosa mia non metto questione personale che possono deviare
introduzioni vere di tema qual, è davvero difficile il raccontarsi. Vi
siete fatti un’idea del perché? A scelto me? Come Reporter? E, i filmati
che non pubblicherò mai e che non vedete sono stati registrati in Monte
S. Angelo paese di montagna con la Basilica di S. Michele Arcangelo in
un posto che è situata l’aquila di Dio asciutto di quell’umidità che
produce il sole del Gargano a quasi 900metri sul livello del mare. Io
sono nato in questo posto, dove i piedi delle montagne offrono il
fenomeno più naturale possibile con il verde che è bizzarro dirlo dopo
gli incendi che si percuotono in ogni estate di stagioni. Iniziano a
Giugno sommergendosi di raggi solari che riversano caldo infernale da
portare ignoti piromani a incendiare migliaia di ettari di bosco
distruggendo vegetazione naturale e lavoro dell’uomo. Attratti da questo
fenomeno, sono assunte nel periodo stagionale tante decine di
lavoratori attenti agli incendi sia naturali sia da piromani e surreale
perché pieno di suggestione vedere come si muovono questi giovani. In
ogni caso torniamo al tema di oggi perché: mi sono sorpreso vedendo la
pubblicazione di fotografie e valori che acchiappano con la mente e
specialmente, la mia estrosa da dei milioni di pensiero che accadono
principalmente perché si ricercano come fiori nel bosco e in città la
cosa va vista così. In altre parole, per veduta casuale tanto che rivedo
lo “scarafaggio” lasciato in zona dove tutto oggi é in fiorito dalla
fioritura naturale che si trasforma a sé la veduta d’ogni fiore senza
nulla togliere al bocciolo. Da voi voglio risposta a confermare cosa si
prova a osservare le tante cose messe assieme come le sapute - parziali -
che sono già state scritte dal maestro Giovanni Marziliano. Messe in
campo da lui le parole di commiato a dire ai ragazzi diventati nonni
alcuni padri e uomini singoli che il tema tracciato è stato da me
scritta pagina in una lettura piena. E’ una cosa che sicuramente non vi
farà piangere addosso dalle risate "al più" dalle poche emozioni che
manda, ammoscia l’anima e la rende triste da peccare a ricordare chi
l'ha mandato qui a fare da reporter se lo porti subito via e non
insistere sull’idea stessa di raccontarsi così come sta facendo Antonio
di se e di voi. Inutile inventarsi questo nuovo modo di fare il reporter
e mi spiego meglio perché non sono giornalista di professione ma solo
un amico della buona compagnia. Scovare le notizie sul social, saper
verificare, usare le idee come storia inventata dalla buona e artefatta
bugia che fa parlare gli stronzi copioni tutti uguali questi giornalisti
pagati dai padroni. Io cerco prodotto come questo che avvince
raccontando di se e gli altri veri in questa domanda franca e senza
pagare scriviamo la verità di quello che abbiamo visto sentito e
vissuto. Sempre in cerca di emozioni nuove! E con prodotto finito. A
volte mi rivolgo a mia nuora donna dotta di lezioni universitarie e così
vado avanti vedendo la sua esperienza di lettura per tutti e persino i
bambini leggono la sua favola che oggi abbiamo chiuso e smesso di
raccontare. Tanto a dire: cosa vogliamo scrivere se già le foto
pubblicate hanno detto più dello scritto. Che chiude dicendo è stato
bello fare per un giorno il reporter. – Camminando con tutti loro e
mangiando il pranzo sopra Mattinata – posto bellissimo- s'é consumato la
giornata che è passata felicemente con il maestro e il sole aperto al
cielo che hanno trasferito emozioni e raggi toccato l’anima umana e la
cosa terrena.
domenica 8 settembre 2013
8 settembre 2013
Bella de mamma e non mi sorprendo che c'è Antonio con
poco pudore e mi rivolgo dal'altra parte che a vedere le foto in
primi-s allargo la veduta di questa coloratissima donna che con ironia
diciamo che prende il sole. Nelle altre mi riconosco come questa scritta
che va pubblicata la settimana prossima accentuando la promessa fatta a
Pasquale De Filippo-Amico mio ci metto un poco d’arte fatta per far
sembrare che sono un liceale ma tu sai che ho solo la licenza media e
pertanto t’invito di tralasciare i primi che accoppano la cosa
scopiazzata nel sito di come appresso e, cerca di capire che ho l’amico
giusto e capace di pubblicare tali pensieri. Lui si chiama Luigi
Rignanese e lo farà quando prima che anche gli altri si accorgeranno di
come farai tu … questa lettura così appresso intitolata e dedicata alla
persona che io chiamo “Il professore”. E lo è stato fortemente … oggi è
in pensione ma il suo cervello spiazza tutti i cervelloni che tuttora
insegnano arte e mestieri. Bene! E’ tuttora chiamato da me professore.
Anche se un nome lui c’è, l’ha e difatti Michele Piemontese e vive a
Manfredonia.
… non sono professore neanche l’ultimo arrivato ma scrivo le cose che
meglio so fare. E cerco di spiegare a tutti quanti che, la vita é bella,
se c’è divertimento e non manca quella cosa chiamata filosofia, perciò
vi dico tutto … cosa deve fare vi trascino a giocare con la rima. E poi
tutti quanti i beni … mobili e immobili fermo restante che: se anche
volesse il caso farmi esprimere come lui sempre se scrivessi io, lo
farei di certo per il professore. Perché sto qui a strampalate e amare
facendovi parlare.
Non è lui l’uomo che si è visto Dio no? Sebbene ci riconosciamo
cristiani e non musulmani in migliaia di religione con quella piccola
parte di Divinità nascosta dentro il genero umano. C’è il Vero! Questa
mattina incontrando il professore filosofo ho notato che voleva dirmi
qualcosa tanto che sì è fermato e mi a detto chiedendo – dimmi: L’uomo
che bastona il mondo senza tirare colpo chi è?
La prima cosa che ho costruito tornato a casa ho acceso il computer e
aprendo la pagina Google Italia ho cercato questo sito che ho subito
copiato e messo nella simile Word. Fatta lettura mi sono accorto di aver
guadagnato poco questa mattina e così non mi sono fermato solo a
leggere notizia perché credo di non saper rispondere quali sono i
bastoni adatti all’uomo o ai suoi giochi perché si parla dell’umano
corpo maschile. Allora c’è qualcosa dentro di noi che è nostro e non
centra niente con Dio e gli altri simili personaggi da sentire consiglio
a voce di padre. Che risponde in maniera esauriente all’uomo perché lui
si aggrappa sempre al bastone. Difatti non lascia indifferenti chi lo
ascolta per capire se essere cristiano o rimanere indifferenti alle
donne senza velo. Notizie in servizio a chi vorrebbe fare più distanza
di noi cristiani. Infatti, qual è uno dei difetti che vedete più spesso
senza approfondire la religione dei principianti sentiti per credere
senza spirito nel cosmo. Della domanda risponde appellandomi al buon
senso che spiega la relazione per il gioco. In altre parole molto spesso
il giocatore principiante pensa che il movimento del golf sia del tutto
innaturale. … Quindi il bastone è il prolungamento delle braccia e la
mano destra è la testa del ferro. … Provate con convinzione a tirare
portando il bastone verso l’obiettivo. … Chi di noi vorrebbe fare più
distanza con i suoi colpi? Chi più … Il no si alza da tutto il mondo …
L’appello del papa perché si eviti l’uso delle armi nella crisi Siriana e
si avvantaggi la via del … COMMENTI il seme e la spada di Andrea
Lavazza / Il digiuno ci insegna che vale davvero … ANALISI/ Senza guida
l’Italia a rischio caos istituzionale … Cina, nuovo colpo. Questo e ciò
che leggo RECESSIONE PACIFIC _ LEGA NERD leganerd. Com
/2013/07/17/pacific-rim /
Non ho trovato risposta sola lettura che porta all’arme principale del
Ving Tsun Kung Fu (VT) è senza dubbio il pugno … e per chiudere … al
bastone, opportunamente abbinato all’uso dell’uomo di legno, sviluppa un
Jut …
Voglio ripetere quello che ha detto l’ignoto filosofo di me stesso
manifestando tutto in questo modo. Tanto vero che é così la parola della
quale proprio com’io pensa e scriva: s’ebbene ricordiamo che é dal
cervello - la cosa Va … e deve partire tutto con il nostro lavoro! In
ogni caso conosco il professor Piemontese che parla, tanto e afferma le
cose buone che pare faccia anche filosofia. Fin qui lui dice: non
innamoratevi mai della parte inferiore della donna e nemmeno del primo
pensiero che frena l’anima a trovarsi un lavoro. Un'altra delle belle e
questa, perciò devo assolutamente ringraziare l’anima ignota - presente
come donna; e nel farlo offro gratitudine a mia moglie che mi ha saputo
dare stimolo e intelligentemente faceva lavorare anche il mio poco
cervello che pure buono era se stesse con lei … non ero capace di fare
nessun ragionamento logico prima che incontrassi questa donna che poi di
seguito è diventata mia moglie dando al mondo due meravigliosi corpi
maschili <Pino Massimo e Luigi. Il secondo dei figli vale a dire
Luigi - sì é posato con Gessica Scistri; a Giugno, di quest’anno. Era ed
è tuttora di un’intelligenza unica. Tanto vero che ha gestito la
famiglia al meglio, a sentire in lei una professionista del lavoro.
Piena di quei valori famigliari che l’uomo classico conosce. Sì ebbene
riconosciamo in lei anche questa poca cultura - per uscire con le sue
belle amiche. Una donna con molta saggezza. Per esperienza a restare in
casa per badare ai figli; e al marito che tornava a casa dopo il lavoro
prodotto e consumato assieme quotidianamente. L’uomo di questa santa
donna così bisogna scrivere perché vedeva sempre tutto pulito e in
ordine nessuna cosa era mai fuori posto. La ricchezza nell’uomo sta nel
cervello. La vogliamo capire questa cosa grande! Per risolvere tutti o
quasi molti problemi - credeteci. Ora però! Vorrei tanto scrivere di
quelle tante cose messe con il pensiero giusto a ricordare Agnelli. Lui
si che si alzava alle quattro di mattina. Ai miei figli questa cosa non
piace; anche se hanno sempre visto i propri genitori alzarsi prima
d’Agnelli e, questa è un'altra cosa. Continuiamo a parlare di Lui …
aveva quaranta operai e stava presente tutti i giorni per mandare avanti
la crescita avveniva perché faceva bene il suo lavoro di padrone. Il
detto gli occhi del padrone ingrassa il cavallo. Oggi mi rendo conto che
i miei figli ancora non l’hanno capito questa cosa, forse è colpa mia
che non ho saputo trasmettere questo valore. Di mia moglie la loro madre
non possiamo scrivere niente che già non abbiamo fatto letto. Mia
moglie come l’esempio d’Agnelli non solo curava il lavoro, ma
soprattutto ci teneva alla casa e questo faceva sì che le cose andassero
avanti bene. Tutte le mattine mia moglie ed io preparavamo la
programmazione del lavoro ogni giorno era diverso perché tale era il
nostro lavoro nella residenza. E poi cerano i figli che stavano presenti
perciò non capisco dove abbiamo sbagliato, forse erano sazi e questo
non gli stimolava per niente di dare di più … tempo c’è voluto ma questa
cosa lo abbiamo risolto. Ho dato loro la massima responsabilità vale a
ricordare dando tutto il lavoro con gli operai portare avanti a loro
l’azienda. Per le quattro sempre presenti perché se non vai sul cantiere
dove ci sono quaranta operai ci vogliono dieci capi squadra io li ho
fatti da soli oggi tocca a loro organizzarsi al meglio. Gli vuoi fare
del male toglilo il guadagno e vedrai che si danno responsabilità di più
offrendo quotidianamente la loro presenza almeno come osservatore
guadagna. Questi vogliono andare avanti così facciano, pure io mi sono
messo da parte e per tale obiettivo fuori rimango. In altre parole c’è
sempre il racconto del professore che mi sprona confidenzialmente il
poco contenuto di casa propria; e scrivendo senza il suo consenso
marmocchio mangiando le sue parole che borbotto facendo lettura … presi
le parole da lui che parlava avanti ai miei amici. Io molto spesso vado a
san Giovanni con la principessa che si deve andare a confessare hanno
fatto quei lavori ma quelli sono... da fare quando piove, è un vero
pericolo, l’acqua scende e non si sa, dove va a finire se noi fossimo a
camminare di pari passo avanti oggi non ci trovassimo in queste
condizioni. Ho capito poco ma voleva dire molto - difatti é nato in una
famiglia modesta-. Ora continuiamo la sua storia che pur si scrive prima
che mi sposassi lui il professore. Affermava di essere andato con la
mano nella simile di suo padre e della mamma. I suoi genitori vale a
dire loro non hanno avuto multa mai una contravvenzione. Poi quando
girava per il corso un’altra storia che offre il pensiero e non
l’attore; perché la fortuna è trovare l’impiegato giusto - dietro la
scrivania -. Non parliamo qua di soldi. Parliamo di valori che qua non
ci stanno più; c’è un costo politico. In ogni caso parla ancora il
professore dicendo e ridisegnando la voce del politico vero. Il politico
dalla greca polis e logos quello che si occupa del bene della città.
Questo vuol dire politico. Sono tutti degli azionisti delle più grandi
aziende. Poi si ferma a dire ancora uscendo dalle righe che pure ci sta
la linea se un processo dura dieci anni e questo se ti va bene
altrimenti meglio fermarsi qua … e, riparla a voce convinta. Ho portato
in tribunale una zavorra per sette volte con il 530 secondo comma - ieri
è stato assolto- quel signore mafioso perché … uscendo da ogni logica
dei ragionamenti che stavamo facendo, lo senti dire rivolgendosi a una
bella donna che sta passando avanti a noi. Congratulazione sempre bella
oh buona giornata che l’aria è salubre e i raggi solari sono penetranti.
530 secondo comma. Perché io gli ho scritto che quello è un mafioso e,
c’è l’ho messo. Quelli quando hanno capito: il giudice - ha detto che
quello non ha commesso il reato nei miei confronti. Perché un suo
antenato controllava i furti di bestiame nella piana di mattinata Vieste
carpino Sannicandro, Rignano, San marco e San Giovanni Rotondo
Manfredonia, Foggia. Quando ti rubavano le pecore, dovevi andare a
carpino per trovare il parlatolo lo scritto, pure a don Vincenzo lo
stesso procuratore ha preso parte al congresso di don Domenico Saccio.
Anche se non gli ho letto, non avrebbe potuto lui … perché quello ha
dichiarato la verità giuridica. La verità è che la merda sta sotto i
loro piedi. Ragazzi... il giudice ha detto pure quando scrivete a Roma; e
nella capitale che c’è il marciume - la manna perché in mezzo a noi ste
u pirn … Mi date un’offerta. Mi hanno così colpito - purtroppo non
posso aiutare-. Perché ho aiutato e non è servito a nulla. Mio fratello
agli usurai dava i soldi uno del mio paese che venivano da Vieste monte
da Rignano da carpino venivano da foggia. Giovanni gentile il ministro
della pubblica istruzione nel 44 fece la riforma scolastica e quello ha
mandato avanti la scuola. La scuola ha funzionato perché il filosofo
gentile, benedetto croce, sono stati due illustri personaggi. E’
diventato ministro quello che scrivo sono stupidaggine quelle che
valgono nell’uomo, sono le qualità morali. Le qualità intellettive. No i
soldi, il caffè. Perché devo andare a mettere il tagliando alla mia
macchina. Perché a quel di mia moglie l’ho già messo – stamattina alla
principessa. Stamattina ho accompagnato la principessa sono 48anni che
mi sono rotto il muso. Io insegnavo ma il problema lo facevo prima della
laurea che ne sai cosa ho combinato io. Mi hanno fatto sposare e, se
tornassi indietro, mi ammoglierei con questa donna. Perché è presente
indipendentemente da …, però non mi sposerei come mi sono già ormai
messo la fede al dito. Vale a dire sposato. Perché dovevi tenere... ci
vede, però lo rifarei in un modo diverso e metterei i puntini dove …
quando correggevo i compiti, mettevo io gli accenti e li segnalavo con
la matita rossa ma quello non se ne accorgeva per niente i professori
sono a sbarcare il lunario e pretendevano di chi aveva buona salute
famiglia con i soldi, direttamente, il mangiare li pensavano soltanto.
Mondo è stato è e sarà … pure Giorgio non vede l’ora che se ne va … I
popoli si muovono per esigenza anzitutto quando hanno la pancia vuota.
Sì però! La cultura si vuol ricordar che non ti serve neanche al cazzo e
questo dato di fatto evito perché io posso diventare povero ma
miserabile mai.
Ora che hai finito di leggere tutto sempre se l’hai fatto, hai capito
che sei stato il primo a leggere queste strampalate fatte di risposte
più che nella domanda concisa e preparata per L’uomo che bastona il
mondo senza tirare colpo e sapessi tu qualcosa in più, fammi notizia
tramite una telefonata con il cellulare o scrivi due righi che basta
dire chi è? Una cosa è certezza in questa lettura d’autore non è
Pasquale. Vale a dire non sei tu che hai scoperto che per vincere un
bando in concorso all’ospedale ci vuole più raccomandazioni che studi di
operosità … L’amico Antonio ti conferma la sua disponibilità per
cercare l’uomo che bastona il mondo … Soli si è niente senza Dio. Per
tale motivo aggiungo che per vincere devi essere brave prima di ogni
raccomandazioni. E questa noi la cercheremo nella legge del creatore
pregando il Signore prima della lezione – Per ogni DOMANDA, ottima, ci
diamo la RISPOSTA buona. N.B. Non dimenticare che questa lettura la
settimana prossima sarà pubblicata sul mio sito. Pensieri strampalati di
Antonio Tomaiuolo.
giovedì 5 settembre 2013
5 settembre 2013
Una cosa voglio scrivere oggi che appunto il punto di
partenza perché ho imparato a farlo sempre con parole diverse e non
ripetute e per simile adesso mi scrivo da solo le cose che tutti
capiscono anche se in modo strampalato e anacoluto a dire se poi gli
altri dotti correggono il giudizio nel giudizio. Ho scritto tanto che il
molto ha fatto venire il mal di testa a più persone. Cominciando da me
stesso ripeto che i dolori di testa ci sono stati e anche forti. Non
chiedetemi da quanti anni scrivo. Perché non ho migliorato per ragioni
che dopo aver conosciuto il programma Word, mi sono raffreddato del
tutto e i sentimenti veri quelli che davano emozioni per storia e per
parola sono andati a farsi fottere. Vale a dire che mi sono imbrogliato
da solo; arricchendo il mio vocabolario sempre vocalizzando con parole
degli altri. Il semplice dire: -dovevo per forza affermare. Facendolo a
ricordo della cultura e preparazione didattica. Questa è la personale
della mia realtà espressa dal tempo che dio ricorda, è una verità. Oggi
voglio scrivere il richiamo della pace solo che non so da dove devo
cominciare perché sono in guerra con me stesso a dire il vero cosa,
possiamo fare noi poveri cittadini capaci solo di pagare le tasse e poi
ditemi ancora sempre che io armo la mia fede e amo di più la vita mia
che quotidianamente é coinvolta a questa guerra del potere e dio denaro.
Bene! Antonio ha deciso di volersi più bene e così lo scrive a chiare
lettere - la guerra va combattuta con la pace a dire che il bene non
porta bene va bene ma combattere il male con la simile non si può ci
vuole sempre il bene per combattere qualsiasi vantaggio per dio e per se
stesso questo avevo da scrivere e questo ho detto, anche se mi sono
ripetuto. Affermo che le migliori guerre le hanno vinte gli uomini di
Dio e sapete perché non gli hanno mai cominciato. I loro spiriti si sono
solo difesi perché è giusto difendersi dal male. Tanto vero che Dio
manda suo figlio a morire per noi senza nessuna violenza e per il suo
potere che il padre lo conferì poteva distruggere il male solo
pensandolo di fare ma ha combattuto in difesa della pace profetizzando
che l’amore di suo padre è così forte e potente che dopo la morte se hai
avuto fede come il Signore morto sulla croce si desta dopo tre giorni
dalla sua anima orizzontale. Lui il Cristo di tutto l’universo è destato
dai morti. In quel tempo c’era poca fede e questo lo dimostrava con
forza San Paolo. Che a differenza dei Corinzi lui credeva ma loro dopo
che hanno sentito che Gesù era risorto dai morti non vollero credere.
Ecco allora che la fede di San Paolo mi aiuta e mi rafforza a credere
che dobbiamo tutti fare la nostra parte per salvare il mondo dalle
guerre e distruzioni di massa con armi e in particolare Gas e questo ci
aspetta di quel tempo e non del momento che meglio faccio d’adesso in
avanti a ricordare a me stesso dell’amore di Dio. Ora amando gli altri
come noi stessi amiamo Dio e tutti i popoli gente del padre Celeste è
salvezza universale. Lo affermava suo figlio Gesù Cristo. Ho conosciuto
gente ricca - uomini forti - che non credevano ma al momento del punto
di morte così come la religione cattolica Dio perdona tutti i suoi
peccati basta pentirsi prima del decesso e questa la salvezza che molti
peccatori sfruttano al momento della loro morte. Fin qui scriverei è
ateo – agnostico direi. Così che poi si comportano all’ultimo respiro.
Le opere senza la fede non porta a nessuno spazio celeste. Così anche la
fede senza l’opera dello spirito santo non porta nessuna salvezza
perché non è gradito al Santo di lassù l’uomo che predica bene e razzola
male.
05.09.2013 Manfredonia
Antonio Tomaiuolo
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