lunedì 30 dicembre 2013

30 dicembre 2013

Pubblica questa mia che non è una denuncia solo aspetto di tempo per cercare e indagare chi scappa dalla realtà. Non é Antonio che sbarra ma la vita che cancella la polisemia di questa rete cancellata per logica e senza la simile suddetta frase in personaggi di prima natura umana. A partire d’Adamo che: non avrebbe mai mantenuto questa libera frase. Che pecca di situazione franca e giusta; perché voluto da Dio - il libero arbitrio. per questo in tutta la vita mantieni il male minore in ogni nota maggiore; per capire il piano dell'eterna sordità o sentita parola. Che viaggiano da subito dopo i Neanderthal e tempo in polisemia cancellata. Tra l'ossimoro male ove il buon caffè c'è ancora e resta Homo sapiens; non solo dall'amico Antonio, ma anche a queste anime rispettati in questi pensieri strampalati. L'aroma si cerca meravigliando la propria fantasia di un giorno senza la gomma; giusto per mantenere rete e cancelli sulla terra - un bisogno dell'uomo. Non altro per giustificare ma per mantenersi in Rotari - legge del tallone. E se non le dico io le fesserie chi lo approvano questa sua che fossero nate tra queste fotografie per non far fatica a vedere la natura con aria di bosco e voce di paese rotati con sbarre di ferro a muro e a finestra da leggere così come si era capito! Che è tutto frutto della fantasia-che bello! Originale anche senza cancello, poi se proprio vuoi cancellare, cancella senza entrare nella gabbia di questa semplice storia che brutta non è ma neanche meravigliosa se capiamo che c’era una volta chi scriveva così senza abbandonarsi con i bambini. E ripetendomi del vecchio ascritto pensiero leggiamo di nuovo Rotari che pare riferissero qualcosa sulla legge del tallone. Ecco perché continuo a dire al contrario di chi mi ha preceduto con spirito e complesso a strafare come queste parole a dire intelligentemente le fesserie con provata fotografia fatta dal palazzo di mio fratello Luigi opportunità avuto perché infinitamente famiglia ospitabile ed io con mia moglie presentiamo gli altri ospiti a cominciare dalla suocera Michela a mia madre e fratello maggiore Vito il nostro con più figli e nipoti. E con gli aspetti di questa vostra ospitalità di fine anno succede che nasce la mia paragonabile alla sua perché io posso scrivere vedendo il tanto superfluo che a cernere esce in dimostrazione che fosse nato io per non far fatica e tutti ormai questo lo aveva capito. Ormai si era potuto capire niente perché nulla diceva ma adesso che esprime legami di vita vera menzionando Rotari che fin dai primi mesi di vita: mangiava e dormiva, dormiva e mangiava, senza mai piangere, o per meglio dire frignare, come facevano tutti i bambini della sua età. Tanto a cosa serviva piangere, il suo papà e la sua mamma erano sordomuti dalla nascita e non si sarebbero accorti di nulla, quindi tanto valeva risparmiarsi la fatica di versare inutili lacrime.

sabato 7 dicembre 2013

7 dicembre 2013

Ciao Luigi, ti mando una storia di una simile promessa che non ho scritto io, ma sono serenamente contento di pubblicarla. Fin qui, leggendola capirai la prova che riuscirai a credere anche tu! Difatti io l’ho preso nell'ufficio dei vigili urbani tanti anni fa in Manfredonia. Era sopra un tavolino e giacché dovevo aspettare il vigile di turno, ho approfittato prendendo il foglio che stava solo senza espressione e parola, la prendo e mi metto a leggere. Mi piace e penso di riscriverla per testimoniare che io l'ho letto. Ora la mando a te per pubblicarla. In ogni caso giusto per ripetermi e per calcarla un po’ più dell’interessato che ha scritto e vale a dire che mi è piaciuto. Amico mio come vedi non c'è nulla di tanto espressiva averla copiata a modo nella speranza che l'autore mi sappia perdonare se ho cambiato qualche virgola su i suoi punti di vista. Ha molta importanza dire queste cose perché io sono fatto così e difatti dopo averla riscritta, l'ho messo da parte. Oggi è arrivato il momento di mantenere quella promessa fatta per avertela raccontato. Quindi volendo puoi pubblicarla nei pensieri strampalati. Perché é una bella storia che impazzisco a capire perché succedono queste cose sempre ai migliori. Ecco che allora mi fermo della mia che trattasi di una madre e di una figlia; e la trovo molto femminile. Ripeto in continuazione questa storia perché c’è qualcosa di sbagliato prendersi le colpe di tutti. Bene! E buona lettura - Mamma, sono uscita con amici. Sono andato a una festa e mi sono ricordata quello che mi aveva detto: di non bere alcolici. Mi ha chiesto di non bere visto che dovevo guidare, così ho bevuto una Sprite. Mi sono sentita orgogliosa di me stessa, anche per aver ascoltato in modo in cui, dolcemente, mia ha suggerita di non bere se dovevo guidare al contrario di quello che mi dicono alcuni amici. Ho fatto una scelta sana e il tuo consiglio è stato giusto. Quando la festa è finita, la gente ha iniziato a guidare senza essere in condizioni di farlo. Io ho preso la mia macchina con la certezza che ero sobria. Non potevo immaginare,mamma,ciò che mi aspettava … qualcosa di inaspettato! Ora sono qui sdraiata sull’asfalto e sento un poliziotto che dice:”il ragazzo che ha procurato l’incidente era ubriaco e correva”. Mamma, la sua voce sembra così lontana. Il mio sangue è sparso dappertutto e sto cercando, con tutte le mie forze, di non piangere. Posso sentire i medici che dicono:”questa ragazza non ce la farà”. Sono certa che il ragazzo alla guida dell’altra macchina non se lo immaginava neanche, mentre andava a tutta velocità. Alla fine lui ha deciso di bere ed io adesso devo morire… Perché le persone fanno tutto questo, mamma? Il dolore è come se mi pugnalasse con un centinaio di coltelli contemporaneamente. Di a mia sorella di non spaventarsi, mamma, di a papà di essere forte. Qualcuno doveva dire a quel ragazzo di non correre e che non si deve bere e guidare… Forse, se i suoi glielo avessero detto, io adesso sarei viva…la mia respirazione si fa sempre più debole e incomincio ad avere veramente paura… Questi sono i miei ultimi momenti, e mi sento così disperata… Mi piacerebbe poterti abbracciare mamma, mentre sono sdraiata, qui, morente, Mi piacerebbe dirti che ti voglio bene Per questo… Ti voglio bene e…addio. Queste parole sono state scritte da un giornalista che era presente all’incidente. La ragazza, mentre motiva, sussurrava queste parole ed il giornalista scriveva…scioccato. Questo giornalista ha iniziato una campagna contro la guida in stato di ebbrezza. Se questo messaggio è arrivato fino a te e lo getti via…potresti perdere l’opportunità, anche se non bevi e vai piano, di far capire a molte persone che la tua stessa vita è in pericolo. Questo piccolo gesto può fare la differenza. Fallo girare………..